Una giornata No Tav in tribunale: tra processi, condanne e assoluzioni
Oggi si sono tenute due udienze: una per l’8 dicembre 2011 con 11 imputati No Tav e le richieste, sempre così generose, della pm Manuela Pedrotta, che aveva chiesto condanne fino a 3 anni per diversi reati. C’è da ricordare come in quell’occasione due notav furono feriti gravemente dai lacrimogeni lanciati dalla polizia, ma di questi procedimenti chiaramente non vi è traccia.
A differenza di quanto richiesto, ancora una volta, benchè le condanne siano alte, 6 notav sono stati condannati a 1 e 9 mesi di carcere, mentre per altri 2 sono stati decisi 2 mesi di reclusione. Tre notav invece sono stati assolti con grande sorpresa della pm e dei giornalisti avidi di nomi, appartenenze e notizie.
L’altra udienza era l’appello relativo ad una colazione ai cancelli del 2013, dove i soliti pm elmettati avevano persino richiesto (e il giudice aveva obbedito) il reato di sequestro di persona per un fatto marginale. In primo grado per tre notav le condanne erano state molto alte, 2 anni e 5 mesi per Maurizio e Giobbe e 4 mesi per Claudio. L’udienza di stamane vede l’assoluzione di Claudio e la riduzione della pena a un anno e sette mesi. Questo perchè cade l’assurdo reato di sequestro di persona.
Tav, otto condanne e tre assoluzioni per gli scontri del dicembre 2011
Inflitte pene da due a 21 mesi di carcere per resistenza e lesioni, prosciolti i leader di Askatasuna Rossetto e Bonadonna
Otto condanne e tre assoluzioni per l'assalto al cantiere Tav di Chiomonte dell'8 dicembre 2011. Tra gli 11 imputati No Tav sei sono stati condannati a un anno e 9 mesi di carcere, mentre per altri due sono stati decisi 2 mesi di reclusione. Il pm Manuela Pedrotta aveva chiesto condanne fino a 3 anni per diversi reati, tra cui resistenza e lesioni. Il collegio, presieduto dalla giudice Diamante Minucci, ha invece assolto gli altri imputati tra cui i leader di Askatasuna Giorgio Rossetto e Andrea Bonadonna. Gli episodi contestati risalgono alle manifestazioni del dicembre 2011 quando diversi cortei si avvicinarono al cantiere del tunnel geognostico di Chiomonte e i manifestanti furono respinti con idranti e lancio di lacrimogeni. Subito dopo gli scontri furono fermate tre persone.
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