Piccolo gruppo compatto, noi
camminiamo per una strada ripida e difficile tenendoci con forza per
mano. Siamo da ogni parte circondati da nemici e dobbiamo quasi
sempre marciare sotto il fuoco. Ci siamo uniti, in virtú di
una decisione liberamente presa, allo scopo di combattere i nostri
nemici e di non sdrucciolare nel vicino pantano, i cui abitanti, fin
dal primo momento, ci hanno biasimato per aver costituito un gruppo a
parte e preferito la via della lotta alla via della conciliazione. Ed
ecco che taluni dei nostri si mettono a gridare: " Andiamo nel
pantano! ". E, se si incomincia a confonderli, ribattono: " Che gente
arretrata siete! Non vi vergognate di negarci la libertà
d’invitarvi a seguire una via migliore? ". Oh, sí,
signori, voi siete liberi non soltanto di invitarci, ma di andare voi
stessi dove volete, anche nel pantano; del resto pensiamo che il
vostro posto è proprio nel pantano e siamo pronti a darvi il
nostro aiuto per trasportarvi i vostri penati. Ma lasciate la nostra
mano, non aggrappatevi a noi e non insozzate la nostra grande parola
della libertà, perché anche noi siamo " liberi " di
andare dove vogliamo, liberi di combattere non solo contro il
pantano, ma anche contro coloro che si incamminano verso di
esso....
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