Sulla questione Berlusconi/vicende giudiziarie e tutto lo squallido marciume che continua a ripresentarsi, si sta ripetendo in questi giorni il leit motiv che accompagnò l’esplosione di questo nero a partire dalla denuncia di Veronica Lario.
Da esponenti, sia donne che
maschi, di destra e “sinistra” si ritorna a dire, con aria “molto
responsabile”: ma basta Berlusconi, parliamo delle cose vere del paese che
interessano la gente, parliamo dei problemi della crisi economica, della
mancanza di lavoro, delle persone che non ce la fanno, ecc. ecc. Tra l’altro,
lo dicono, guarda caso, soprattutto quegli esponenti politici che normalmente
non si interessano proprio dei problemi reali della gente, del paese e che
quando invece si interessano del “loro paese” devi toccare ferro.
Dall’altra vi sono le
trasmissioni televisive, da ‘Porta a porta’ a quella di Santoro, che, come
prima, nel parlare di Berlusconi, anche quando ne vogliono parlare male, di
fatto ne fanno un’apologia.
Il “problema non è
Berlusconi”, e intanto ce l’hai, in stretto abbraccio con il PD, nel governo, di quel governo
che dovrebbe occuparsi dei problemi reali del paese?
Il “problema non è
Berlusconi” e Letta le prima cose che ha fatto sono quelle dettate dall’Agenda
Berlusconi/Pdl”?
Il “problema non è Berlusconi
e le sue vicende giudiziarie” e il PD che aveva detto che tra i primi
provvedimenti del nuovo governo ci sarebbe stato quello sulla
“incompatibilità”, l’ha messo nel cassetto?
Ecc. Ecc.
Ma stiamo scherzando?!
Noi invece continuiamo a
pensare e a denunciare che Berlusconi è la punta di iceberg di un sistema
politico italiano sporco, grottesco, arrogante, illegale, violento.
La concezione di Berlusconi e
della sua corte restano e sono una cartina di tornasole dell’ideologia e del
grado di inciviltà di una casta di questa società capitalista che si autoproduce e i cui esponenti si coprono
gli uni con gli altri, perché anche quello più “pulito” ha la “rogna”.
Le vicende giudiziarie di
Berlusconi hanno eccome condizionato l’affidamento dei ministeri (vedi Interni…), la nomina dei presidenti delle commissioni - vedi Nitto Palma presidente della Commissione giustizia del Senato – E poi
dicono: parliamo d’altro…?
Lo Stato di polizia in
questi giorni sta intervenendo con pesante repressione verso i
movimenti di lotta, con un vice presidente del Governo e Min. degli Interni
Alfano – vice di Berlusconi – che sembra un assatanato sia quando aizza la
polizia contro le legittime lotte dei No Tav che quando va in piazza con
Berlusconi ad attaccare la magistratura. E “Berlusconi non è un problema”?
Ma ancora una volta sono le
donne di governo e di parlamento, di destra e di “sinistra” che si distinguono.
Parlano di fare nuove leggi contro i femminicidi, di fare task force, e vanno
a braccetto con il partito del capintesta calpestatore della dignità delle
donne, Berlusconi, incitatore della prostituzione, anche minorile, utilizzatore
finale. Ma tutto lo schifo, imbarbarimento che continua ad emergere impunemente
nelle aule giudiziarie e che non trova alcuna voce di parlamentari che chieda
almeno l’arresto immediato di Berlusconi, non è altra cosa dal silenzio sull’affossamento
della giustizia nelle sentenze per le donne violentate e uccise.
A chi parla di “affrontare i
problemi reali del paese” domandiamo: e questi che sono?
MC
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