Il governo Letta/Berlusconi si è
riunito e ha preso alcune decisioni volute da Berlusconi. Alfano con
linguaggio calcistico si assegna un gol. Ma per rimanere nella
metafora calcistica, siamo alle partite truccate del calcio
scommesse.
Per l'Imu è rinviato solo il
pagamento, peraltro in maniera indiscriminata non mirata, come vuole
appunto Berlusconi; i precari vengono prorogati a dicembre 2013 ma ne
viene esclusa la massa maggioritaria dei precari della scuola;
quindi, al di là delle parole, nessuna difesa di redditi e
occupazione ma un gioco delle tre carte volto a garantire il governo,
la sua nascita e sopravvivenza nell'interesse dei padroni, dei
banchieri, dell'Europa ad egemonia tedesca.
Su tutti questi problemi, il governo
Letta è un governicchio che proseguirà su questa strada
finchè durerà, secondo i dettami dell'Agenda Monti e
delle eventuali modifiche di essa decise a livello europeo.
Ma anche tutta la partita
sull'economia, tutto questo gran parlare dei “problemi del paese”,
del “lavoro”, dei “giovani”, è inconsistente aria
fritta.
Padroni, governo, tutti i governi,
hanno un solo problema, far pagare la crisi ai proletari e alle masse
popolari, salvaguardare profitti e proprietà – nei limiti
del possibile nella crisi, dura anche per i padroni europei.
Dove il governo intende funzionare
davvero è nel salvare Berlusconi dalla ineleggibilità e
galera, nel salvare partiti e politici, parlamentari dalla scure dei
tagli della politica per perpetuarne casta e interessi trasversali.
Dove il governo invece vuole e deve
funzionare è nella repressione, nel sostenere e portare avanti
lo Stato di polizia, la dittatura moderno fascista non tanto
mascherata in un parlamento eletto peraltro, come ora si ricorda di
dire la Consulta, sulla base di una legge elettorale
incostituzionale, e che, quindi, dovrebbe caso mai autosciogliersi e
autoincriminarsi, da Napolitano fino all'ultimo peones in parlamento.
E qui il nipote del braccio destro di
Berlusconi e i suoi squallidi ministri pretendono invece di fare la
faccia feroce, contro il movimento No Tav, contro il movimento No
Muos, contro le lotte operaie, dei disoccupati, contro le proteste
studentesche da Milano a Napoli, contro le donne che si oppongono ai
“morti” della “marcia per la vita”; pretendono di mettere il
bavaglio ad internet trasformando le critiche in “vilipendio”, le
parole in “violenza ed eversione”, lasciando mano libera alla
polizia, ai suoi capi, alla sbirraglia fascista e razzista, spesso
anche criminale e malavitosa che si rende responsabile di omicidi, di
cariche ingiustificate.
Un governo che pretende di usare i
ministri in odor di Costituzione, di progressismo, legalità
come pure bandierine e foglie di fico, dando invece i ministeri della
repressione nelle mani di berlusconiani quali Alfano, o di
protofascisti, come dovrebbe essere il novo capo di polizia, ecc.; un
governo che si regge sull'incolpevolezza di Berlusconi nello scandalo
Ruby è un manifesto aperto di pochezza e indecenza. Un
governo, che ha un Nitto Palma al suo interno, un magistrato che ha
scritto in fronte corruzione e servilismo, è peggio del
governo Monti.
Operai, masse popolari, giovani, donne,
movimenti studenteschi, di opposizione non possono certo farsi
fermare da questo tipo di governo.
Né affidare in nessuna maniera
la loro voce, le loro istanze a Grillo e alla sua sciagurata
compagine in parlamento, la cui voce è sempre più fioca
verso i potenti e sempre invece più acuta contro dissidenti e
soprattutto movimenti, oppositori reali, per non parlare contro gli
immigrati contro i quali il razzismo gli sbava dalla bocca.
Proletari comunisti - PCm
Proletari comunisti - PCm
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