martedì 13 luglio 2010

pc quotidiano 13 luglio - Maschi assassini, Berlusconi e giornalisti nella guerra contro le donne



In due mesi 12 donne sono state uccise. Gli assassini sono ex fidanzati e ex mariti, uomini che passano dalla violenza psicologica delle persecuzioni a quella omicida di inaudita brutalità. Una tale carica di violenza che nessuna legge è in grado di fermare perchè affonda le sue radici in questo sistema sociale e viene da esso alimentata quotidianamente.
Riportiamo le affermazioni di chi ha in mano il potere politico, il presidente del consiglio al forum mediterraneo di Milano di ieri: "ambasciatori, portate ogni tanto qualche bella ragazza mediterranea. Apprezzeremmo. Siamo latini", "in Italia siamo playboy, ci teniamo a conquistare", "vogliamo tenere intatta la possibilità di manifestare il nostro senso estetico".
Della stessa questione - la sottomissione della donna- trattano sia la cronaca che le affermazioni di Berlusconi. C'è un legame evidente tra la violenza compiuta e le idee di un capo del governo che sanno molto di fascismo perchè fascista è l'ostentato modello machista che fonda il suo potere sulla sopraffazione, sul dominio sulla donna, vista non come un soggetto autonomo ma alla stessa stregua di un oggetto di proprietà, quella stessa radice della "proprietà" di questo sistema sociale capitalista di una classe che esercita il suo dominio sugli altri esseri umani.
A pulire dal sangue le mani degli uomini assassini poi ci pensano gli "specialisti" delle idee della classe dominante, giornalisti/opinionisti/educatori/psicologi, che, parlando della guerra contro le donne, descrivono la violenza maschile come fosse inevitabile o, comunque, in qualche modo giustificabile, quando titolano o sottolineano che l'uomo assassino lo ha fatto per troppo amore, che abbiamo di fronte uomini fragili che non reggono al rifiuto di una donna, fidanzati delusi, amori impossibili...
Cosa c'entra l'amore -seppure deviato- con le uccisioni di donne? Proprio niente, infatti. C'entra solo l'odio del proprietario che non permette a nessuno di sottrargli il potere. L'unico amore che conoscono gli uomini che odiano le donne.

prolcomra
13/07/2010

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