Fermiamo i crimini contro le masse in India!
Il Partito Comunista di Grecia (marxista-leninista) condanna la guerra scatenata dalle forze repressive indiane, ufficiali e paramilitari, contro milioni contadini e Adivasi (popolazione tribale) nell’India centrale. La cosiddetta “operazione Green Hunt” lanciata congiuntamente dal governo centrale di Delhi e dai governi di altri stati indiani quali Andhra Pradesh, West Bengal, Chhattisgarh ecc., si è trasformata in un bagno di sangue con arresti, assassinii torture e deportazioni di popolazioni e interi villaggi, niente di meno di un genocidio. Il suo scopo è eliminare il movimenti rivoluzionario armato al servizio dei piani delle multinazionali.
Insieme a questa spirale di violenza politica e terrorismo contro i quadri e militanti del movimento rivoluzionario del paese, crescono minacce e intimidazioni contro ogni progressista che tenti di denunciare questi continui crimini contro le masse, estendendo il terrore fascista in tutto il paese. L’ultimo e significativo episodio è stata l’assassinio illegale e a sangue freddo di due quadri del Partito Comunista dell’India (Maoista), seguito all’arresto e alle torture da parte del servizi segreti dell’Andhra Pradesh.
Il PCG(m-l) rivolge il suo saluto rivoluzionario ai militanti comunisti in India ed esprime la sua rabbia contro il governo indiano per l’assassinio del compagno Azad. Facciamo appello a tutte le forze rivoluzionarie e democratiche della Grecia a sostenere la lotta delle masse popolari indiane e a partecipare alle mobilitazioni organizzate oggi fuori dell’ambasciata indiana ad Atene per condannare questi crimini e atrocità contro il popolo dell’India.
Partito Comunista di Grecia (marxista-leninista)
Atene, 06/07/2010
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