Disoccupati a casa nostra?
È questo il futuro che si prospetta per tanti lavoratori a Bergamo e più in generale in Lombardia dopo mesi di cassa integrazione con stipendio da fame (“abbiamo meno cassa ma siamo alla vigilia di più licenziamenti” è il commento del segr. Reg. Cisl Petteni sui dati di giugno).
Mentre per i più “fortunati” l’alternativa sarebbe di accettare il lavoro sotto ricatto con ancora più flessibilità della turistica e perdita dei diritti acquisiti, con riorganizzazioni nei reparti e aumento dei carichi di lavoro, ma senza nessuna sicurezza per il futuro degli stabilimenti.....
Non è possibile che un’azienda, appena vede che i suoi utili scendono dopo che per anni ha spremuto gli operai e ha raggiunto record produttivi (1milione di lavatrici alla Indesit di Brembate o come anche alla Tenaris Dalmine), abbia la faccia tosta di annunciare licenziamenti e chiusure delle fabbriche aumentando lo sfruttamento per mantenere alti i profitti.
Per l’unità dal basso degli operai contro i piani dei padroni
Costruiamo la forza necessaria con il sindacato di classe diretto dagli operai con i comitati di base in fabbrica
Per far pagare la crisi ai padroni che l’hanno generata con la sovrapproduzione delle merci e lo sfruttamento operaio.
Slai COBAS per il sindacato di classe
SEDE via Bonomelli 9 Bergamo cobasdalmine@infinito.it 335-5244902
visita il canale video http://www.youtube.com/user/cobasinforma
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