Padroni italiani e padroni stranieri: produrre a minor costo per difendere il profitto e lo sfruttamento
All'insegna di socializzare le perdite - cioè scaricare sullo stato i problemi - privatizzando il profitto basato su sfruttamento, tagli occupazionali, attacco alla sicurezza e salute.
All'insegna di socializzare le perdite - cioè scaricare sullo stato i problemi - privatizzando il profitto basato su sfruttamento, tagli occupazionali, attacco alla sicurezza e salute.
Questo significa il "cambiare strategia" annunciato dal governo all'incontro con i sindacati.
Il Ministro dello sviluppo economico ha sottolineato che "l’obiettivo è far lavorare l’azienda", non altro.
Il Ministro dello sviluppo economico ha sottolineato che "l’obiettivo è far lavorare l’azienda", non altro.
Appunto non
tutelare l'occupazione di tutti gli operai, mettere fine alla cassaintegrazione permanente, ridurre inquinamento e difendere condizioni di salute e sicurezza in fabbrica
dalla stampa
L’incontro tra i ministri Giancarlo Giorgetti (industria
e sviluppo economico) e Andrea Orlando (lavoro) con i segretari
nazionali di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, ha chiarito la
posizione del Governo Draghi sulla delicata trattativa per dare
un futuro al gruppo siderurgico Ilva: «bisogna cambiare
strategia» ha detto il Ministro Giorgetti nell’incontro svolto a
palazzo Piacentini di Roma, sede del Mise, e poi lo ha ribadito
nel comunicato diramato dal suo dicastero: «Seguo tutta la
vicenda con estrema attenzione e mi sono convinto che i
lavoratori non possono essere presi in giro. Voglio dire con
chiarezza e trasparenza che è il momento di smettere di dire
cose che in realtà non possono essere fatte altrimenti non si
troverà mai una soluzione».
Il Ministro
Giorgetti ha sottolineato che «serve una politica industriale e
non una mera politica finanziaria. In generale, sulla crisi ex
Ilva, come pure su altri dossier mi sembra – ha aggiunto – che
ci sia da parte dell’Europa un approccio diverso. Mi riferisco anche all’automotive: mi
chiedo che senso abbia investire miliardi di euro e poi
acquistare i bus in Cina. Per questo dico che bisogna cambiare
strategia».
Per quanto
riguarda i 400 milioni che Invitalia avrebbe dovuto versare
entro il 10 febbraio per procedere all'aumento di capitale
concordato per entrare in società con ArcelorMittal e
successivamente rilevare gli stabilimenti del gruppo siderurgico
da Ilva in amministrazione straordinaria, Giorgetti ha precisato
che i soldi arriveranno, se al Ministero dell’economia e delle
finanze giungeranno le necessarie rassicurazioni nelle prossime
settimane, prima della sentenza del Consiglio di Stato attesa
per metà maggio. Il Ministro dell’industria e dello sviluppo
economico ha, infine, sottolineato che «l’obiettivo è far
lavorare l’azienda, non altro. In quest’ottica anche il piano
industriale ha necessità di un aggiornamento. Da parte nostra –
ha concluso – intendiamo essere un interlocutore particolare,
stiamo approfondendo il dossier
perché ci sono aspetti non chiarissimi ».
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