martedì 6 aprile 2021

pc 6 aprile - L'assemblea con il ricercatore CNR Fabrizio Chiodo - domande, denuncia, necessità di mobilitazione

La seconda serata sui vaccini, che si è tenuta il 1° aprile scorso con la presenza del ricercatore del CNR Fabrizio Chiodo, in diretta dalla sede di Palermo dello Slai cobas per il sindacato di classe, e online dalle altre città con tutti coloro che si sono voluti collegare, è stata piena di interventi e domande sempre da parte e nell’interesse di lavoratrici e lavoratori, compagne e compagni che vogliono approfondire la questione delle vaccinazioni.

Nella presentazione è stato ribadito che era necessario fare un quadro, un riepilogo della situazione ad oggi rispetto a quella analizzata l’altra volta (a metà gennaio scorso), lasciando molto spazio alle domande, a qualsiasi tipo di domanda, perché è grazie a quelle che poi Fabrizio Chiodo sviluppa le argomentazioni necessarie per spiegare tutto quello che riguarda i vaccini, la produzione, la distribuzione e la vera la “guerra dei vaccini” in corso…

 

L’introduzione, ancora una volta, si è soffermata sull’importanza che hanno questo tipo di iniziative che

hanno al centro le informazioni scientifiche, nel contesto “geopolitico” in cui si sviluppa questa "guerra" con la conferma delle enormi differenze tra i paesi poveri e i paesi imperialisti, sul peso che all’interno del sistema imperialista hanno i colossi delle case farmaceutiche private (ma che ricevono di fatto aiuti pubblici in tutte le forme) come Pfizer.

È stata smentita la propaganda sull’efficienza dei paesi capitalisti e la bontà del privato e del “libero mercato”, portando l’esempio di Cuba dove questo servizio essenziale per le masse popolari è pubblico e ben funzionante.

E poi ancora ci si è soffermati sulle incertezze sparse a piene mani dalla borghesia che con la sua gestione della pandemia, prima e durante, sta generando in sempre più persone in tutto il mondo, costantemente ai limiti del terrorismo mediatico. Si diffonde, infatti, sempre più il sospetto che non tutto quello che viene detto corrisponda al vero perché i governi, rappresentanti del capitalismo, anche quando si passa da uno all’altro, continuano a non risolvere i problemi dei contagi e della vaccinazione, alimentando appunto le incertezze e la diffidenza.

Da qui, anche, tutta una serie di domande che hanno riguardato i vari aspetti della pandemia, a cominciare dai dubbi relativi alle notizie sul vaccino AstraZeneca che provocherebbe trombosi, morti, ecc., sia sugli eventuali pericoli legati alla vaccinazione in generale, che agli effetti per esempio su persone obese o allergiche, che hanno già fatto il vaccino o lo devono ancora fare e se è necessario prima fare altri esami, il cosiddetto passaporto vaccinale ecc.

Ad ognuna delle domande è stata data una risposta, che Fabrizio ha sempre compreso, con la dovuta serietà, nell’ambito delle proprie conoscenze scientifiche.

Si è passati quindi dalla denuncia della gestione della pandemia, della condizione degli operai e dei lavoratori nei posti di lavoro, che di fatto non si sono mai fermati e che non vengono affatto tutelati, dell’obbligo vaccinale e del possibile licenziamento., alla proposta della mobilitazione come risposta necessaria e collettiva, come proletari e masse, perché questo non è un problema che può essere trattato in maniera individuale, invitando ad un appuntamento su pandemia e salute e sicurezza sui posti di lavoro indetta dal patto d’azione per il 17 aprile prossimo.

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