Da Commenti di operai
"Scandalosi comunicati dei sindacati a fronte del grave provvedimento
preso dall'azienda (ci si riferisce alla sospensione di 2 lavoratori per i messaggi sulla fiction "svegliati amore moi"). Un inutile appello all'amministratore delegato
(figurati...) e a Giorgetti.
Fiom e Usb non trovano neanche l'orgoglio per dichiarare non diciamo uno sciopero generale ma almeno un'ora di sciopero. Ormai all'ArcelorMittal gli scioperi si revocano e non si fanno e ciò ormai è da parecchio tempo che avviene, basti pensare alla revoca che ci fu in occasione della morte del lavoratore Massaro caduto dalla gru al porto.
Fiom e Usb non trovano neanche l'orgoglio per dichiarare non diciamo uno sciopero generale ma almeno un'ora di sciopero. Ormai all'ArcelorMittal gli scioperi si revocano e non si fanno e ciò ormai è da parecchio tempo che avviene, basti pensare alla revoca che ci fu in occasione della morte del lavoratore Massaro caduto dalla gru al porto.
Un provvedimento contro il lavoratore per una fiction pure scadente, non trova nessuna risposta.
Così come sono del tutto ipocriti i lamenti per l'esplosione/incendio al CCO2.
Se gli operai che erano addetti alla manutenzione sono stati messi
fuori con la cigs dei 2600 di Ilva AS, o quelli di AM sono costantemente
in cassintegrazione-covid, è naturale che poi succedono queste cose.
La
verità è che ormai abbiamo un sindacato al servizio del padrone, anzi
portavoce del padrone. E l'Usb è da tempo all'insegna di “furia francese
e ritirata spagnolo”.
E' ben chiaro che in fabbrica con l'accordo del 18 settembre sono stati messi fuori quella parte dei lavoratori più combattiva.
Tornando sul sindacato, esso ha una funzione di sedare i lavoratori; e i lavoratori oggi appaiono
Il sindacato sta così perchè è coperto dall'azienda e non vuole perdere questa copertura. D'altra parte per il fatto che i lavoratori continuano a tesserarsi - la Uilm è il sindacato maggioritario, dovrebbe avere tuttora 2mila iscritti – questo da loro l'impressione che mantengono il consenso dei lavoratori e che quindi debbano procedere lungo questa strada.
Allo stato delle cose questa situazione si può sbloccare solo se i lavoratori reagiscono, ma come un serpente che si mangia la cosa attualmente questo non avviene.
*****
Dal comunicato dello Slai cobas sc sulle sospensioni
Lo Slai cobas sc esprime la sua solidarietà agli operai sospesi... Le sospensioni devono essere subito revocate e gli operai devono tornare al lavoro!
La decisione di AM se non fosse pericolosa sarebbe grottesca, da consigliare il ricovero in manicomio.
Essa
è totalmente illegittima, viola la libertà di espressione, anche
critica, delle persone - anche se i lavoratori avessero scritto
critiche, denunce verso AM, dov'è il reato? Esse sarebbero state
pienamente legittime! Gli operai hanno il dovere di rispettare il
contratto con l'azienda (fino a quando non è la stessa azienda a
violarlo), ma non hanno alcun dovere di non esprimere opinioni, denunce
sull'azienda. Non stiamo in una monarchia!
Ma i dirigenti di AM non hanno altro da fare che leggere nei facebook dei lavoratori?
AM
vuole imporre una dittatura padronale in fabbrica che però, sembra
forte, ma si poggia su un terreno di argilla. Se basta un post per
ledere la sua immagine, primo, sappia ArcelorMittal che la sua
"immagine" è ampiamente già lesa per ciò che quotidianamente fa e non
sarà certo una fiction (tra l'altro a nostro parere un pò modesta) ad
aumentare una realtà di sfruttamento, di attacco ai diritti, di mancati
impegni ambientali che è sotto gli occhi di tutti, nè ad aumentare la
preoccupazione dei lavoratori e abitanti dei quartieri; secondo vuol
dire che anche un lieve commento può nuocergli?
Allora, se tanto ci dà tanto, perchè non nuocergli realmente con una protesta e lotta seria?
Allora, se tanto ci dà tanto, perchè non nuocergli realmente con una protesta e lotta seria?
Dal blog tarantocontro
ArcelorMIttal - Una fabbrica che fa produzione e utili tagliando operai, manutenzione, mettendo a rischio la vita degli operai
Il taglio dei costi riguarda
-
prima di tutto il taglio della forza-lavoro, degli operai - con una
cassa integrazione permanente, che data da luglio 2019 trasformatasi in
cig-covid da marzo 2020, cassintegrazione che dopo una breve uso di
appena una settimana (dal 29 marzo al 3 aprile) come cig ordinaria è
tornata dal 5 aprile ad essere utilizzata come cassa covid sempre per la
platea totale di 8.100 lavoratori (ma poi in realtà non c'è rotazione, e
chi va in cassa sono spesso sempre gli stessi), e per 13 settimane
(sempre prorogabili) per l'azienda significa totale scarico di salari di
migliaia di lavoratori, senza neanche dover pagare il contributo alla
cig già azzerato dal governo Conte e proseguito con Draghi;
-
l'altro taglio riguarda la manutenzione degli impianti. Questa è stata
totalmente aggravata dall'aver prima lasciato fuori alla fabbrica 2600
operai, e ora mettendo in cassintegrazione parte di lavoratori addetti
alla manutenzione - è evidente il rilevante risparmio di costi che ne
viene per AM.
Ora,
tra qualche giorno fermerà due impianti: l'altoforno 4, dal 9 aprile
per una manutenzione straordinaria, con il conseguente stop
dell'acciaieria 1.
Si
dice che con due soli altoforni in marcia (1 e 2) l'acciaieria 2 è più
che sufficiente. Salvo il fatto che proprio all'acciaieria 2 l'altro
giorno vi è stato il grosso incendio che ha sfiorato una tragedia e
causato principalmente proprio dalla mancanza di manutenzione.
Mittal quindi guadagna (finchè gli può convenire) letteralmente sulla pelle degli operai:
gli operai in cassaintegrazione con un salario quasi dimezzato non ce la fanno a vivere;
gli operai che restano al lavoro rischiano di non poter continuare a vivere, e intanto lavorano in pessime condizioni;
in tutto questo non possono osare neanche di mettere qualche frase in facebook sull'azienda...
OPERAI, SI PUO' ANDARE AVANTI COSI'?!
*****
Ciò
vuol dire che comunque le condizioni oggettive sono sempre più
favorevoli. I padroni approfittano della situazione per attaccare ancora
di più e gestire la fabbrica secondo i loro esclusivi interessi.
Gli operai non hanno nessun strumento e dovranno ricostruirselo attraverso lo Slai cobas sc.
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