Da
oggi è stato rinnovato in maniera automatica il Memorandum d’intesa
Italia-Libia sui migranti firmato dal governo italiano con il governo
libico il 2 febbraio 2017. Non sono bastate le tantissime denunce di
violazioni dei diritti umani, gli “inimmaginabili orrori” documentati
dall’Onu nel 2018 e compiuti nei lager libici finanziati dal governo
italiano (torture, stupri, esecuzioni sommarie et) .
E così il governo ha deciso di non revocare l’accordo, che sarà prorogato automaticamente per altri tre anni.
Il parlamentare Pd Matteo Orfini, nettamente contrario al rinnovo del memorandum Italia-Libia sui migranti ha scritto su Facebook: “...Gli accordi con la Libia sono stati rinnovati. È una pessima giornata e di questa barbarie il mio partito è corresponsabile. A quelli che ci hanno risposto che le cose le vogliono cambiare spetta dimostrare di non essere semplicemente degli ipocriti.[…] i migranti che fuggono dalla Libia non devono essere riportati indietro. È un atto disumano. Soltanto una piccola parte di loro finisce nei centri di detenzione legale, luoghi terribili ma pur sempre più sicuri dei centri clandestini, in mano ai trafficanti di uomini, dove ogni atrocità è possibile. Soprattutto adesso che con la guerra la Libia è nel caos”.
Carlotta
Sami, portavoce per l’Italia dell’Unhcr, l’Alto commissariato Onu per i
rifugiati, “Noi – ricorda Sami – lo diciamo da più
di due anni: no ai rimpatri, i centri di detenzione sono luoghi disumani
che andrebbero chiusi.”.
sergio scorza contropiano
sergio scorza contropiano
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