giovedì 7 novembre 2019

pc 7 novembre - L'oscena mafia delle assunzioni a Fincantieri

Mazzette in cambio di lavoro, bufera in Fincantieri. Perquisizioni anche negli uffici di due dirigenti genovesi

L'accusa è, a vario titolo, di sfruttamento della manodopera, corruzione tra privati, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture false
Perquisizioni anche a Genova nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Finanza veneta sullo sfruttamento del lavoro nei cantieri legati a Fincantieri. Nell'indagine, che vede complessivamente l'iscrizione sul registro degli indagati di 34 persone tra cui  diversi manager della stessa Fincantieri. 
Nella sede genovese dell'azienda leader nella centieristica navale i finanzieri hanno eseguito due perquisizioni a carico di due manager (uno dei quali è genovese). Entrambi hanno lavorato in passato nei cantieri di Venezia, proprio quelli finiti nel mirino della magistratura. Sono accusati insieme ad altri 15 dirigenti di aver preso mazzette per agevolare l’iscrizione di ditte nell’albo dei fornitori o per aumentare il numero delle ore di impiego delle ditte in subappalto nei cantieri.
I militari, coordinati dalla magistratura lagunare, stanno eseguendo 80 perquisizioni - oltre che in Liguria - in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania, Puglia e Sicilia. È stato inoltre posto agli arresti domiciliari un operaio bengalese ed è stato eseguito un sequestro preventivo di oltre 200.000 euro per sfruttamento della manodopera. L'accusa è, a vario titolo, di sfruttamento della manodopera, corruzione tra privati, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture false.

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