sabato 9 novembre 2019

pc 9 novembre - VIVA LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE! SERATA A TARANTO DEL 7 NOVEMBRE


A Taranto serata per il 102° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre e per l’avvio del nuovo ciclo di Formazione operaia su “Stato e rivoluzione” di Lenin.
Alla serata hanno partecipato compagni e compagne di proletari comunisti, giovani del Fronte della gioventù comunista e altri militanti di diversa provenienza.
Innanzitutto è stato proiettato il capolavoro di Eisenstein “Ottobre”, per riportare tutti i compagni nel clima glorioso, entusiasmante e stimolante dell’ultimo semestre del 1917 e nella lunga e drammatica giornata della conquista del Potere con l’assalto al Palazzo d’inverno e la contemporanea assemblea dei soviet.
Tutti i compagni hanno potuto cogliere la dialettica tra l’arte dell’insurrezione e la dura lotta di posizione dei Bolscevichi in seno all’assemblea dei soviet per affermare e quindi consegnare il potere dello Stato agli organismi rappresentativi del nuovo potere.
La lotta armata e il nuovo potere si sono sviluppati in un parallelismo al cui centro vi è la guida del Partito comunista di Lenin. Il Partito comunista, il Partito bolscevico è la chiave e l’arma principale che arma gli operai e afferma la democrazia operaia e proletaria come forma e contenuto della dittatura del proletariato.
L’arte dell’insurrezione e la guida politica del bolscevismo sono qualcosa di diverso e di
meglio di una visione banale e superficiale della “militarizzazione”. E’ il Partito che guida il fucile, è il Partito della strategia e della tattica, è il Partito reparto effettivo d’avanguardia della classe operaia, nucleo dirigente di tutto il popolo, il Partito dell’alleanza opera-contadini, il Partito del dualismo di potere che diventa potere rosso, il Partito dell’insurrezione come culmine.
Questo Partito è universale ed eterno. Questo Partito è l’unica incarnazione possibile del marxismo, come scienza e teoria della rivoluzione.

Chiaramente dall’Ottobre ad oggi il pensiero del marxismo, divenuto marxismo-leninismo, arricchito dall’opera di Mao Tse Tung, della grande esperienza storica della rivoluzione popolare, delle lezioni militari della guerra popolare di lunga durata, della continuità della rivoluzione nella dittatura del proletariato.
Ma ogni tentativo di mettere le lezioni del maoismo come qualcosa di altro, di più avanzato e al posto del marxismo e del leninismo rappresenta una mistificazione, una deviazione, un elemento di confusione, un elemento di annacquamento della rivoluzione, del potere operaio e popolare e della marcia del socialismo e del comunismo.
Nell’assemblea di ieri è questo che si è voluto affermare, innanzitutto attraverso le immagini, poi con le puntuali segnalazioni del libro “Stato e rivoluzione”, oggetto della Formazione operaia.
Un altro intervento ha segnalato il rapporto tra la via dell’Ottobre e la necessaria strategia celle rivoluzione in un paese imperialista come il nostro. Qui si sono richiamate le lezioni storiche della Resistenza, le lezioni critiche del ‘biennio rosso’ dell’Italia del 68-69 e l’aspirazione delle generazioni studentesche e operaie esplose nell’autunno caldo 69 che questa via della rivoluzione volevano percorrere e che consegnano alla generazione attuale gli splendori e i limiti di quegli anni.
Questa via oggi significa Partito, guerra popolare di lunga durata che sfoci in insurrezione, potere operaio e socialismo come soluzione dei drammatici problemi che attraversano i proletari e le masse popolari anche in un paese come l’Italia.
Grande attenzione è stata rivolta dai compagni a questa riflessione e un appello è stato rivolto perché venga potenziato l’impegno, l’unità e la cooperazione di compagni provenienti anche da diverse esperienze e militanti anche in diverse formazioni per realizzare questi obiettivi, qui ed ora, a livello locale come a livello nazionale.

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