Sabato alla presentazione dell'opuscolo sugli atti del seminario estivo il dibattito che si è sviluppato è stato intenso e partecipato. Soprattutto si è molto parlato dell'importanza della teoria e di come sia importante non farci "fregare" dalle parole/teorie del femminismo borghese. Altro argomento molto sentito e discusso è stato: come diffondere le nostre idee tra le lavoratrici; molte sono le difficoltà oggettive nel raggiungere altre donne nei posti di lavoro, soprattutto perchè poche e con ritmi di lavoro sempre più pesanti per cui si riducono sempre più le possibilità di incontro.
Abbiamo sottolineato come sia importante collegarci il più possibile e come usare strumenti come le interviste e interventi mirati, dove ciò sia possibile e dove può fare la differenza - a questo proposito abbiamo portato l'esperienza con le operaie della Montello.
L'altro punto di dibattito è stato il movimento NUDM, qui c'è stato uno scambio d'informazioni per cogliere eventuali differenze tra Milano e Bologna.
Dal racconto su Bologna è emerso che dopo un inizio pessimo qualcosa, in senso di apertura, si incomincia a vedere, anche se l'organizzazione rimane sempre molto accentratrice ed anche la scelta di eliminare i tavoli è stata determinata dal fatto che poi su alcuni argomenti si perde il controllo.
Tutte hanno preso l'opuscolo e c'è stata anche una buona vendita di libri mirati, hanno molto apprezzato il nostro banchetto.
In conclusione le compagne di Milano hanno posto la necessità di avviare anche a Bologna la costruzione di un collettivo MFPR, perchè la battaglia teorica, politica, pratica per un femminismo proletario rivoluzionario agente e combattivo abbia continuità e gambe.
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