di Marco Santopadre
La frontiera tra Regno di Spagna e Repubblica Francese è bloccato da migliaia di manifestanti catalani provenienti dai due lati del confine che da ieri mattina hanno parcheggiato centinaia di automobili sull'autostrada per impedire il transito dei veicoli e si sono letteralmente accampati, dando vita ad un happening che ha visto diversi momenti di tensione ma anche momenti festivi, come quando si è esibito il noto e apprezzato cantautore Lluis Llach.
Stamattina, però, la polizia "autonoma" catalana e quella francese sono intervenute con violenza per rimuovere il blocco, che ha già provocato milioni di euro di danni ad alcune imprese e ai due stati e che nelle intenzioni della piattaforma Tsunami Democratic doveva durare 72 ore, fino a tutta la giornata di domani compresa. I manifestanti, che si sono seduti a terra, sono stati attaccati con i manganelli, i lacrimogeni e i proiettili di poliuretano (meno letali di quelli di gomma ma altrettanto micidiali per gli occhi e altre parti del corpo, soprattutto se sparati da vicino e a distanza ravvicinata come spesso avviene). La resistenza a La Jonquera comunque continua e gruppi di manifestanti si stanno concentrando in un altro punto a poca distanza per dare il via ad un altro blocco e impegnare le forze di sicurezza su due fronti. Inoltre Tsunami Democratic ha fatto appello al blocco della frontiera tra Spagna e Francia in territorio basco a partire dalle 18.00 di oggi.
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