lunedì 11 novembre 2019

pc 11 novembre - Bolivia - Vergognosa capitolazione e fuga di Morales di fronte alla marcia golpista dell'imperialismo

Un governo che dal primo momento si è mosso lungo la linea della conciliazione che ora diventa capitolazione

Bolivia – Evo Morales rassegna le dimissioni. Il golpe si afferma. 
  • Evo Morales ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente dello Stato Plurinazionale di Bolivia, cedendo alle gravi violenze scatenate in tutto il paese dalla destra golpista e al pronunciamento delle Forze Armate e della polizia. Il golpe sembra dunque essersi imposto nel paese andino. Poco dopo Morales, anche il Vicepresidente Álvaro García Linera ha annunciato le sue dimissioni. Secondo le agenzie, Evo sarebbe ora in volo alla volta dell’Argentina, dove chiederà asilo.
    L'inutile appello
  • 'Sorelle e fratelli, la nostra democrazia è in pericolo per il colpo di Stato che hanno messo in marcia gruppi violenti che attentano all’ordine costituzionale. Denunciamo di fronte alla comunità internazionale questo attentato allo Stato di Diritto». Con queste parole il Presidente boliviano Evo Morales si è rivolto via Twitter al suo popolo, quel popolo che sempre lo ha sostenuto e appena pochi giorni fa lo ha confermato per un quarto mandato alla guida del paese, chiamandolo alla difesa del paese e della democrazia.....chiamo il nostro popolo a difendere pacificamente la democrazia e a preservare la pace e la vita come beni supremi al di sopra di qualunque interesse politico. L’unità del popolo sarà la garanzia del benessere della Patria e della pace sociale» 
  • Questo mentre violenza squadrista e reazionaria dell’opposizione di destra - sostenuta dall'imperialismo USA si scatenava in tutto il paese. Organizzazioni popolari, media comunitari e sedi di istituzioni venivano assaltati. Si cercava di oscurare i canali d’informazione per facilitare la riuscita del piano eversivo, mentre si moltiplicavano le violenze contro la popolazione. Le sedi delle emittenti statali BTV y RPN erano attaccate per allontanarne i giornalisti e metterne a tacere la voce. Le case dei governatori di Chuquisaca y Oruro e quella della sorella del Presidente sono state date alle fiamme.
  •  L'unica preparazione di Morales non è stata quella della effettiva mobilitazione del popolo ma quella della sua ignomignosa fuga.
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