Treviglio, via Scotti, serata antifascista, nel popolare quartiere.
Per la chiusura della sede di Fratelli D’Italia. Per rendere
abitabili le case popolari.
Serata antifascista mercoledì a Treviglio alla sede Fratelli d’Italia, per altro rimasta vuota nonostante un cospicuo distaccamento di polizia e carabinieri si siano fatti garanti dell’attività, ovvero la raccolta firme contro lo Jus Soli,
Per la chiusura della sede di Fratelli D’Italia. Per rendere
abitabili le case popolari.
Serata antifascista mercoledì a Treviglio alla sede Fratelli d’Italia, per altro rimasta vuota nonostante un cospicuo distaccamento di polizia e carabinieri si siano fatti garanti dell’attività, ovvero la raccolta firme contro lo Jus Soli,
Mobilitazione antifascista, che sta coinvolgendo gli abitanti del quartiere. Cresce la consapevolezza che il fascismo è un crimine a prescindere, che questa sede è stata aperta al piano terra di due palazzine fatiscenti abitate da immigrati per una provocazione diretta, per scatenare episodi di intolleranza sul posto. È stata aperta come un avamposto per intimidire i residenti, una miccia accesa quotidiana. Che i palazzinari proprietari e responsabili dello stato de condomini, sono gli stessi che hanno messo i locali per la sede, sono organici al gruppo nero tanto che ne alzano la serranda alla mattina… hanno mire speciali sull’area e i fascisti ne sono il solito strumento.
Che la vita nella via non sia più la stessa tutti gli abitanti se ne sono accorti immediatamente. La sede nera è segnata dai forti fari posti ad illuminare le saracinesche, dalla continua presenza delle macchine delle forze dell’ordine che perlustrano e stazionano nella via, dall’impossibilità di abitare
normalmente casa propria, tanto che si viene fermati e identificati se si staziona qualche minuto di troppo a parlare con i compagni davanti al palazzo dove si abita, come è accaduto una decina di giorni fa, solo perché ‘sotto casa’ ora è anche la sede di Fratelli d’Italia.
normalmente casa propria, tanto che si viene fermati e identificati se si staziona qualche minuto di troppo a parlare con i compagni davanti al palazzo dove si abita, come è accaduto una decina di giorni fa, solo perché ‘sotto casa’ ora è anche la sede di Fratelli d’Italia.
Contro fascisti e degrado, che scaturiscono dalla stessa mano, cresce la coscienza e la protesta nel quartiere popolare. Al punto che nelle palazzine si è definito un ‘manifesto di lotta’, per ottenere le ristrutturazioni mai fatte per l’acqua che entra nelle case, gli infissi rovinati, gli impianti elettrici pericolosi e mal funzionanti, le caldaie rotte da anni, i pavimenti pericolanti, la muffa abbondante sui muri, il fatale degrado delle cantine, i topi che si arrampicano fino ai piani alti, manifesto che chiama alla mobilitazione per
rendere vivibili le case di via Scotti,
chiudere la sede di Fratelli d’Italia
Il fascismo che si insinua come un cancro nei quartieri, all’ombra degli speculatori e protetto dalle istituzioni, al punto da portare FdI a presentare delle lagnose interrogazioni parlamentari per le contestazioni ricevute, è parte del moderno fascismo che avanza nel paese, si insinua nelle fabbriche e negli strati popolari trainato anche delle campagne razziste di Salvini, richiede una nuova resistenza.
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