sabato 24 novembre 2018

pc 24 novembre - Manifestazione delle donne a Roma - la "squadra di propaganda e agitazione" del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario nello 'stato di agitazione permanente' di NUDM

Noi donne irriducibilmente contro!

“COLPO SU COLPO” CONTRO IL GOVERNO FASCIO-RAZZISTA-SESSISTA, CHE VUOLE IMPORCI UN MODERNO MEDIOEVO!

SCATENIAMO LA FURIA RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE CONTRO L'INTERO SISTEMA DEL CAPITALE! TUTTA LA VITA DEVE CAMBIARE!

Il governo Salvini/Di Maio, il fascio-populismo al potere, cambia anche per noi donne la sostanza delle cose e chiama ad attrezzarci e organizzarci adeguatamente, per combatterlo, per rovesciarlo.
Un governo che ci vuole irregimentare secondo la concezione “Dio, patria, famiglia” e il legame “famiglia, difesa della proprietà privata, Stato”
Un governo che dà una legittimazione all'humus sessista che inevitabilmente porta a più violenze sessuali, femminicidi, aggressioni omofobe, verso cui le soluzioni legislative repressive sono peggiori del male (vedi “pacchetto sicurezza”), perchè sono repressive soprattutto della libertà, dei diritti, delle lotte di noi donne.
Un governo disumano e fuori Costituzione che ha il suo principale collante nella guerra ai migranti che porta alla morte centinaia di migranti, di nostre sorelle, di bambini o li fa tornare nei lager libici delle torture e degli stupri. Salvini ora strumentalizza in maniera sciacallesca gli stupri, i femminicidi – come ha fatto sul corpo di Desirée – per farsi propaganda, per aumentare soprattutto la persecuzione contro i migranti, per occupare le città con le forze dell'ordine, che spesso sono essi autori “autorizzati” di stupri, per controlli, divieti, desertificazione di spazi sociali, dei luoghi di socializzazione, ecc. - tutte cose che favoriscono la violenza sessuale contro le donne.
Un governo con il ministro della famiglia clerico-fascista antiabortista Fontana che dichiara: “Le donne non fanno abbastanza figli, è ora di farli, basta figli delle migranti che hanno “invaso” l’Italia”; con un parlamento che vede un misero Pillon (Lega) tentare di cancellare il divorzio per legare ancora di più le donne alle catene di una famiglia dove troppo spesso trovare la morte e dove i figli sono come dei bagagli.
Un governo che nulla cambia per le donne sul piano del lavoro e del salario, continuando a servire, come sempre, i padroni. Con il "decreto dignità" ora neanche i posti di lavoro precari, a tempo determinato, spesso unici posti di lavoro per le donne, restano: le aziende licenziano e prendono bellamente altre; mentre continuano ad aumentare i licenziamenti, la cig per le operaie a tempo indeterminato, insieme alla pesantezza delle condizioni di lavoro e all'aumento di discriminazioni odiose, sessuali, razziste, sulla maternità, insieme alle eterne molestie sessuali sul lavoro. Anche la ipotetica "riforma delle pensioni" non cambierà nulla per noi lavoratrici, continueremo a non poter andare prima in pensione, a non vederci riconosciuto il doppio lavoro. Così come, il "reddito di cittadinanza", se e quando verrà varato, lo riceveranno in pochissime che per giunta dovranno lavorare gratis e assoggettarsi a un controllo indegno anche su come spenderanno quei quattro soldi. Mentre aumenta il carico dell'assistenza, un macigno insopportabile per le donne incatenate in un lavoro domestico degradante.
Tutto questo non fa che aumentare la dipendenza economica che significa più subordinazione, oppressione, violenza in famiglia. Tante energie vive, intellettuali di ragazze, studentesse umiliate in un futuro mortificante.

Ma il forte movimento delle donne/NUDM è stato di fatto la prima opposizione alla nascita del governo Lega/M5S ed è in prima fila nelle mobilitazioni antirazziste, antifasciste, antisessiste.

Abbiamo tutte la responsabilità che la ribellione, la lotta delle donne diventi sempre più uno dei principali "pericoli" di questo governo, di questo Stato borghese, dei padroni, degli "uomini che odiano le donne".
Organizziamoci per scatenare la furia rivoluzionaria delle donne!
Organizziamo, ampliamo l'area femminista proletaria rivoluzionaria del movimento delle donne, contrastando l'influenza riformista del femminismo piccolo e medio borghese, ma anche l'economicismo opportunista, presente in alcuni gruppi rivoluzionari o sindacati di base, che mette in ombra, soffoca la grande potenzialità della lotta delle donne che pone 'senza se e senza ma' una questione centrale della rivoluzione: "tutta la vita deve cambiare".
Siamo “la marcia in più” che arricchisce la lotta complessiva, la battaglia rivoluzionaria dei proletari e masse popolari per rovesciare questo marcio sistema capitalista, dalla terra al cielo, per una nuova società.

Movimento femminista proletario rivoluzionario

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