Lunedì il ministro Di Maio sarà in visita all’istituto tecnico Barsanti di Pomigliano, dopo già due mobilitazioni nazionali organizzate dagli studenti verrà a raccontare loro altre chiacchiere come ha già fatto con i licenziati politici della FCA, con gli operai della Doria di Acerra che ha chiuso i battenti, con i lavoratori dell’Ilva e i cittadini residenti a Taranto, con quelli di Melendugno che aspettavano la fine del progetto TAP e in tutte le circostanze in cui abbiamo avuto la conferma che con il governo lega-cinque stelle nulla sarebbe cambiato per i soggetti che la società capitalista sfrutta, emargina e impoverisce.
In molti specialmente al Sud, sfiduciati della possibilità di poter migliorare le proprie condizioni attraverso il conflitto e ormai distanti da una sinistra da sempre serva degli interessi economici padronali, hanno creduto che il governo a guida cinque stelle potesse rappresentare un momento di svolta, è sempre più evidente però che, nonostante un decreto chiamato “dignità”, le condizioni di sfruttamento per chi è costretto a vendere tempo e lavoro non accennino a diminuire, essendo legate a dinamiche del ciclo economico che nessun governo può controllare, che il tanto sbandierato “reddito di cittadinanza” somigli a un piccolo obolo condizionato da una molteplicità di fattori che porteranno sgravi e incentivi alle imprese, sfruttamento e precarietà per chi ne sarà beneficiario. Anche gli studenti che aspettavano una modifica sostanziale della disastrosa riforma Renzi sono rimasti a mani vuote, ancora sotto la tegola del lavoro gratuito in alternanza e con i soliti tagli al sistema pubblico d’istruzione inseriti nella nuova manovra finanziaria.
È sul versante della lotta ai poveri invece che questo governo sta mostrando di che pasta è fatto e non ha disatteso alcuna aspettativa: sotto le insegne dello slogan “prima gli italiani”, con un’incessante propaganda razzista, si tenta di operare una divisione nella classe lavoratrice con lo scopo di mettere in concorrenza nativi e immigrati affinché risultino più ricattabili e più deboli davanti alle offensive padronali; gli sgomberi ai poveri senza casa, nei centri di solidarietà per migranti, sono all’ordine del giorno e nel decreto a firma Salvini sono previste nuove norme repressive per chi sciopera e lotta sul proprio posto di lavoro. Siamo solo all’inizio.
Il tempo come sempre ha la testa dura, svela gli inganni, demistifica la realtà.
Trasformiamo sfiducia e disillusione in lotta!
LUNEDI 19 ALLE ORE 08.00 CONVOCHIAMO UN PRESIDIO ALL’INGRESSO DELL’ISTITUTO TECNICO BARSANTI IN VIA MAURO LEONE A POMIGLIANO.
CONTESTIAMO IL GOVERNO DI MAIO-SALVINI!
SI COBAS FCA
STUDENTI IN LOTTA
COLLETTIVO 48OHM
È sul versante della lotta ai poveri invece che questo governo sta mostrando di che pasta è fatto e non ha disatteso alcuna aspettativa: sotto le insegne dello slogan “prima gli italiani”, con un’incessante propaganda razzista, si tenta di operare una divisione nella classe lavoratrice con lo scopo di mettere in concorrenza nativi e immigrati affinché risultino più ricattabili e più deboli davanti alle offensive padronali; gli sgomberi ai poveri senza casa, nei centri di solidarietà per migranti, sono all’ordine del giorno e nel decreto a firma Salvini sono previste nuove norme repressive per chi sciopera e lotta sul proprio posto di lavoro. Siamo solo all’inizio.
Il tempo come sempre ha la testa dura, svela gli inganni, demistifica la realtà.
Trasformiamo sfiducia e disillusione in lotta!
LUNEDI 19 ALLE ORE 08.00 CONVOCHIAMO UN PRESIDIO ALL’INGRESSO DELL’ISTITUTO TECNICO BARSANTI IN VIA MAURO LEONE A POMIGLIANO.
CONTESTIAMO IL GOVERNO DI MAIO-SALVINI!
SI COBAS FCA
STUDENTI IN LOTTA
COLLETTIVO 48OHM
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