La trasmissione ha quindi toccato
un nervo scoperto di questi padroni che si lamentano, appunto, che la “trasmissione
abbia restituito una immagine distorta della zona industriale, suscitando
ingiustificato scandalo ed allarme sociale trascurando ogni minimo diritto di
replica…”
“Diritto di replica”, loro che
hanno a disposizione giornali, trasmissioni televisive e altre mille “arene”
dalle quali ogni giorno gettano altro “veleno” nelle teste delle masse popolari…
E proprio mentre i giornali sono
costretti a fare titoli di questo tipo: “Inquinamento, sequestrata una vasta
area della raffineria di Gela…” e ci sono diversi processi in corso.
E questa sfacciataggine da
delinquenti raggiunge il colmo con l’affermazione finale del comunicato:
“Tutte le aziende della zona
industriale e tutti i loro fornitori sono oggi impegnati ad operare nel
rispetto delle leggi e delle normative vigenti con l’obiettivo di promuovere il
massimo impegno a favore della sostenibilità ambientale e della responsabilità
sociale nei confronti del territorio in cui operano.”
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