Dentro il Movimento 5 stelle nei giorni scorsi si sono mossi 19 deputati scrivendo una lettera al capogruppo: in quell’occasione hanno annunciato otto emendamenti, salvo poi decidere di non presentarli. I 19 firmatari erano: Valentina Barzotti, Raffaele Bruno, Santi Cappellani, Giuseppe D’Ippolito, Paola Deiana, Carmen Di Lauro, Yana Chiara Ehm, Antonio Federico, Veronica Giannone, Concetta Giordano, Riccardo Ricciardi, Doriana Sarli, Elisa Siragusa, Gilda Sportiello, Simona Suriano, Guia Termini, Roberto Traversi, Giulia Vizzini. A fronte della marcia indietro di questo gruppo di deputati, non esattamente “dissidenti” visto l’immediato rientro nei ranghi della maggioranza, si sono poi mossi altri deputati con lo stesso intento di lasciare anche loro un segno nel dibattito parlamentare sul dl sicurezza. Si tratta di tre deputati Valentina Corneli, Francesco Berti e Francesco Forciniti che hanno depositato tre giorni fa, e solo oggi ritirato, 4 emendamenti per allargare la protezione speciale di alcune categorie di migranti e sugli Sprar. Un quinto emendamento, anch’esso ritirato oggi sui beni confiscati, porta invece un’altra decina di firme tra le quali quella della presidente della Commissione Giustizia, Giulia Sarti. Con lei un altro drappello di deputate come Angela Salafia, Stefania Ascari, Piera Ajello, Valentina D’Orso, Valentina Corneli, Elisa Tripodi, Roberta Alaimo, Fabiana Dadone, Vittoria Baldino e Francesco Forciniti..