Il dibattito in Parlamento dimostra è il decreto SALVINI-DI MAIO, con una foglia di Fico, e avallato dal presidente Mattarella
La natura fascista e liberticida coinvolge quindi DI MAIO e il Movimento 5 stelle.
Naturalmente è indubbio l'appoggio ad esso di Fratelli d'Italia e di larga parte di Forza Italia che si propone come stampella per farlo passare, in caso di defezioni nell'area M5S.
Non è una reale opposizione neanche parlamentare quella del PD, che si appresta a portare l'antesignano e mentore di Salvini, Minniti, alla segreteria del Partito.
Quindi è l'intero Parlamento. Un parlamento nero da combattere e spazzare via con tutti i mezzi.
La mobilitazione contro questo decreto - che comprende anche l'appoggio a tutte le forme di disobbedienza civile - è prolungata e non si potrà spazzare via che rovesciando questo governo e questo parlamento.
La differenza tra opposizione piccolo borghese democratica al decreto e opposizione proletaria rivoluzionaria al decreto, al governo, al parlamento nero è l'essenziale della lotta politica su questo terreno.
Vi può e deve esserci convergenza in alcune azioni e in alcune fasi, ma l'essenziale oggi e compattare politicamente e organizzativamente il fronte proletario e rivoluzionario, renderlo visibile ed agente,
per iniziative e forme di lotte, allargarlo passando da una fase di difesa strategica, che è quella in corso e non sappiamo quanto può durare, alla fase successiva del consolidamento ed equilibrio strategico.
Il nostro lavoro da partito per il Partito si misura con questa azione e capacità.
proletari comunisti/PCm Italia
21 novembre 2018
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