Con il Decreto “Sicurezza” il ministro dell’Interno
Salvini lancia un attacco frontale contro le lotte dei lavoratori e contro gli
immigrati. Contro le lotte dei lavoratori: trasforma i blocchi stradali in reati
penali, punibili fino a 6 anni (12 per gli organizzatori). Con una legge del
genere in Francia oggi avremmo centinaia di migliaia di “criminali” da mettere
in prigione… Questa norma è stata chiesta al governo dal presidente di Confetra,
l’associazione dei padroni dei trasporti, per colpire i picchetti nella
logistica, ma potrà essere applicata a ogni corteo o presidio stradale non
autorizzato. Inasprisce le pene contro gli occupanti di case, mentre nelle
grandi città viene scatenata un’ondata di sgomberi che gettano sulla strada
famiglie con bambini a inizio inverno. Estende l’applicazione del Daspo urbano
(inflitto ai licenziati Fca che hanno osato protestare a Roma). Contro gli
immigrati: elimina il permesso per protezione umanitaria, il principale canale
di regolarizzazione dei richiedenti asilo. L’obiettivo è far aumentare gli
immigrati senza permesso, da consegnare agli sfruttatori del lavoro nero, e alle
reti criminali non potendo lavorare in modo regolare: altro che “sicurezza”!
Raddoppia da 3 a 6 mesi il periodo massimo di detenzione nei CPR per
l’identificazione ed espulsione. Colpisce con la revoca del permesso di
soggiorno e della cittadinanza gli immigrati accusati o condannati per
determinati reati. È necessaria una mobilitazione di massa la più ampia
possibile contro l’approvazione di questo decreto e contro la sua applicazione
in caso di approvazione Lunedì 26 novembre 2018
MILANO: ore 17 Piazza San Babila
da Cs vittoria e si cobas
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