domenica 17 settembre 2017

pc 17 settembre - Torino G7 è allerta sulla sicurezza: attesi a Torino oltre 1500 contestatori

G7,  speriamo in una partecipazione proletaria e popolare più ampia

dalla stampa borghese

«Mentre il nostro Paese crolla, i responsabili di ciò si chiudono nella Reggia di Venaria prendendo decisioni senza minimamente considerare chi da anni scende nelle strade ribadendo un’idea alternativa di scuola, lavoro e società. Torino è una città che rappresenta a pieno queste malsane politiche europee avendo un tasso di disoccupazione che supera il 10% e quello di disoccupazione giovanile che va oltre il 40%. Il 29 diciamoglielo in faccia che ci fa schifo essere sfruttati».
Basta leggere i proclami diffusi dagli organizzatori di Reset G7, la rete antagonista che si prepara a dare battaglia, per capire che il primo momento di contestazione forte al summit dei ministri di Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito, che si incontreranno dal 26 al 30 ottobre, sarà la mattina di venerdì 29 settembre. Dalla stazione di Porta Susa sfileranno gli studenti, e non solo, chiamati a una giornata di mobilitazione nazionale dopo l’appuntamento No Tav dell’8 settembre a Venaus. Lo slogan è sempre lo stesso: «Verso il G7 di Torino e un autunno di lotte». 
LE CONTESTAZIONI
Lotte che, proprio il 29, sono state distribuite a macchia di leopardo in diverse zone della città.
L’appuntamento in piazza XVIII dicembre è stato fissato per le 9. Alle 12,30 ci sarà un presidio davanti agli stabilimenti Fiat di corso Vigevano e ancora, alle 15,30, davanti all’International Labour Organization di viale Maestri del Lavoro. Scompare, almeno per ora, la marcia contro gli sfratti prevista tra Aurora e Barriera di Milano, forse sostituita dall’assemblea, alle 18, all’ex stazione Ceres di Porta Palazzo. Lì interverranno gli occupanti di Spazio popolare Neruda sul tema del «caro affitti».
Ora, però, polizia e carabinieri sono concentrati su quello che potrebbe succedere il giorno successivo. Sabato 30, infatti, è in programma il «corteo unitario». Forse l’unico evento che sarà capace di radunare tutte le voci della contestazione, dai centri sociali agli anarchici, torinesi e non. L’appuntamento è alle 14 tra le strade del quartiere Vallette (partenza con ogni probabilità da piazza Montale), per una marcia che ha l’obiettivo di raggiungere, facendo più baccano possibile, la Reggia di Venaria. E secondo le prime informazioni raccolte dagli investigatori, potrebbero prendervi parte oltre 1500 persone.
GLI APPUNTAMENTI
L’obiettivo dei contestatori, quel giorno, è raggiungere la Reggia di Venaria dove saranno riuniti i ministri dei Sette. Anche a costo di violare la «zona rossa», il cuscinetto che per tutta la durata del summit isolerà la Reggia. I lavori cominceranno il 26 settembre con la due giorni dedicata all’industria. Il 27 e 28 i temi all’ordine del giorno saranno la scienza e la ricerca; infine il 29 e 30, le ultime due giornate, saranno monopolizzate dalle sessioni dedicate al lavoro. Il 25 e 28 settembre dovrebbero anche tenersi i lavori dell’I-7, in cui si parlerà di sicurezza informatica e intelligenza artificiale, e il Carnegie meeting, l’incontro informale in cui i Paesi rappresentati saliranno quattordici. Per ora, a parte la ripartizione delle sei giornate tra industria, scienza e lavoro, si tratta di un programma indicativo che i funzionari del ministero dello Sviluppo e l’agenzia Triumph, cui è stata affidata l’organizzazione del vertice, stanno ancora definendo nei dettagli.
Non è solo il programma del G7 di Torino, che riunirà i ministri dei Paesi più potenti della terra, ad essere ricco di appuntamenti. Studenti e lavoratori che fanno capo alla rete «Reset G7» hanno iniziato a scaldare i motori per le contestazioni che cominceranno parallelamente all’evento in programma a Venaria dal 24 al 30 settembre.
Gli appuntamenti in strada inizieranno il 28 settembre, con una street parade che partirà dalle 18 da una location ancora non comunicata. Il giorno dopo, invece, sarà la volta dello sciopero dei Cobas e del primo corteo, quello studentesco, che partirà alle 9 da piazza XVIII dicembre. La sera stessa gli ospiti del summit internazionale, ministri e politici, saranno ospiti del Politecnico per una cena programmata al Castello del Valentino. Il corteo principale, quello unitario e probabilmente il più partecipato, partirà da zona Vallette alle 14 di sabato 30. Destinazione prevista: Venaria. Ma il fermento anti G7 ha già toccato l’università: giovedì notte il Politecnico si è ritrovato con i muri tappezzati di scritte. Gli slogan contrari all’incontro sono state coperti con la vernice.
I preparativi
A questi appuntamenti annunciati dall’area antagonista stanno guardando con attenzione i vertici di Questura e Prefettura che, con altri enti, istituzioni e associazioni di categoria, stanno programmando, sotto la supervisione di Roma, i dispositivi di sicurezza in occasione del vertice.
La macchina organizzativa, già attiva da settimane, entrerà nel vivo nei prossimi giorni. In Questura si sta completando l’allestimeno della nuova «control room», finanziata appositamente in vista del G7, con nuovi monitor e dispositivi all’avanguardia. A partire da martedì 19 la Reggia di Venaria chiuderà i battenti ai visitatori, per dare il via all’allestimento delle sale dove si svolgeranno gli incontri tra le delegazioni e i summit tra i ministri e i rappresentanti dell’Unione Europea. Ogni delegazione, compresa quella europea, sarà composta da una decina componenti ufficiali. In più ci saranno collaboratori, invitati, osservatori.
Le delegazioni saranno ospitate all’NH Hotel di piazza Carlina. L’area sarà presidiata in modo massiccio da carabinieri e polizia. Al momento si sta discutendo con le associazioni che rappresentano i commercianti e i titolari dei locali sulle misure da adottare nei giorni del summit, per garantire la sicurezza degli ospiti senza condizionare l’attività degli esercizi, alcuni inseriti nel circuito dalla Movida torinese. Anche le chiusure delle strade saranno limitate ai casi essenziali.

Nessun commento:

Posta un commento