A protestare contro il vertice sono anche i fattorini di Foodora, il servizio che consegna il cibo a domicilio
«Loro sono il nostro incubo tutto l’anno. Noi saremo il loro in questi giorni del G7».
,,,, chi contesterà il summit nei giorni del vertice? Tutti quelli che dal mondo del
lavoro sono esclusi, oppure sfruttati, i sottopagati, e quelli in procinto di
essere messi alla porta ai sindacati
di base, ai comitati di quartiere, in un crescendo di adesioni
... alle Vallette il comitato di quartiere si sta mobilitando. Riunione mercoledì e tutti pronti per il corteo di sabato. E la parola lavoro - che non c’è - da queste parti fa rima con case popolari «che non vengono assegnate». «E così la gente occupa, oppure entra negli alloggi » racconta Gioacchino ex abusivo. Non è l’unico a sostenerlo in questo scampolo di città di estrema periferia, quasi Venaria,
dove c’è la Reggia, la location delle riunioni. «Noi in piazza ci saremo e con noi anche quelle associazioni che si occupano di dare una risposta a chi resta senza un tetto sulla testa in questa città che è tra le prime in Italia per numero di persone sfrattate» insiste Gioacchino.
..Se facciamo il calcolo soltanto nel nostro quartiere ci saranno almeno una ventina di alloggi occupati in modo illegittimo. Ma che dobbiamo fare?» insiste Umberto. I cognomi? Non contano. Contano le storie e le motivazioni che li porteranno in strada, la prossima settimana. Loro come gli occupanti del Moi, dove da giorni di discute su come, e in quale forma, partecipare alla manifestazione. «Noi ci saremo, ma i numeri, e in quale modo, non siamo ancora in grado di dirlo» dicono dalle palazzine di via Giordano Bruno....una delegazione ci sarà: «Perchè il tema della casa, di un futuro meno incerto, dell’accoglienza e della solidarietà sono questioni che vanno oltre, che riguardano tutti». E allora Moi sia. Come ci saranno «facchini» pagati poco più che l’equivalente di due caffè all’ora. Torinesi, certo. Ma anche molti altri che arrivano dal resto del Paese, da Bologna ad esempio, oppure agli interinali dell’indotto Piaggio di Pisa. Ci saranno i lavoratori della cooperativa del Caat - il mercato all’ingrosso agro alimentare di Grugliasco - da tempo ormai sul piede di guerra.
... alle Vallette il comitato di quartiere si sta mobilitando. Riunione mercoledì e tutti pronti per il corteo di sabato. E la parola lavoro - che non c’è - da queste parti fa rima con case popolari «che non vengono assegnate». «E così la gente occupa, oppure entra negli alloggi » racconta Gioacchino ex abusivo. Non è l’unico a sostenerlo in questo scampolo di città di estrema periferia, quasi Venaria,
dove c’è la Reggia, la location delle riunioni. «Noi in piazza ci saremo e con noi anche quelle associazioni che si occupano di dare una risposta a chi resta senza un tetto sulla testa in questa città che è tra le prime in Italia per numero di persone sfrattate» insiste Gioacchino.
..Se facciamo il calcolo soltanto nel nostro quartiere ci saranno almeno una ventina di alloggi occupati in modo illegittimo. Ma che dobbiamo fare?» insiste Umberto. I cognomi? Non contano. Contano le storie e le motivazioni che li porteranno in strada, la prossima settimana. Loro come gli occupanti del Moi, dove da giorni di discute su come, e in quale forma, partecipare alla manifestazione. «Noi ci saremo, ma i numeri, e in quale modo, non siamo ancora in grado di dirlo» dicono dalle palazzine di via Giordano Bruno....una delegazione ci sarà: «Perchè il tema della casa, di un futuro meno incerto, dell’accoglienza e della solidarietà sono questioni che vanno oltre, che riguardano tutti». E allora Moi sia. Come ci saranno «facchini» pagati poco più che l’equivalente di due caffè all’ora. Torinesi, certo. Ma anche molti altri che arrivano dal resto del Paese, da Bologna ad esempio, oppure agli interinali dell’indotto Piaggio di Pisa. Ci saranno i lavoratori della cooperativa del Caat - il mercato all’ingrosso agro alimentare di Grugliasco - da tempo ormai sul piede di guerra.
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