Da venerdì quindici a domenica diciassette
settembre si svolge a Visone, un paese a pochi chilometri da Acqui Terme, la
festa provinciale dell'Anpi di Alessandria: ad ospitare la kermesse è la Cascina
Mandela, che fa parte del gruppo della Comunità di San Benedetto al Porto.
...alle ore 18:30, un incontro dal titolo - che riprende una frase di don Andrea
Gallo, fondatore della struttura che ospita la tre giorni - «Il virus del
fascismo è in libera uscita».
A discutere di questo tema - che avrebbe dovuto
essere affrontato il giorno prima, ma la indisponibilità del più conosciuto dei
relatori ha costretto gli organizzatori al suo rinvio - sono: Carla Nespolo,
vicepresidente provinciale dell'Anpi; Fabio Scaltritti, responsabile della
comunità alessandrina di San Benedetto; Vauro Senesi, compagno vignettista.
Dopo una breve introduzione effettuata da Roberto
Rossi, presidente dell'Anpi di Alessandria, la parola passa a Vauro, il quale
inzia il suo primo intervento dicendosi «molto contento di essere qui, perché
sono sempre più rare le occasioni in cui incontrare delle brave persone... io
preferisco la parola Compagni, ma li definirei sinonimi».
Prosegue poi facendo appello ai presenti perché
si impegnino a difendere, applicare, e divulgare verso i giovani, la
Costituzione della Repubblica Italiana; questo per evitare il ritorno in auge di
formazioni apertamente fasciste, ma anche la sedimentazione di posizioni, come
quelle di Domenico Luca Marco Minniti, attuale ministro degli Affari interni,
che non esita a definire «criminali».
Concluso il discorso del compagno Vauro, la
parola passa a Fabio Scaltritti che racconta l'esperienza della Comunità in
relazione al tema dei migranti, per poi far notare come, in molti Paesi europei,
vengano chiusi i centri di accoglienza per i profughi a causa della mancanza
degli stessi, dovuta alla rigidità delle frontiere: cosa che è un'altra evidenza
del fascismo strisciante che avanza.
Prima di ascoltare la replica dell'ospite d'onore
della giornata, tocca alla vicepresidente provinciale dell'Anpi, che afferma a
chiare lettere che «il fascismo del terzo millennio è il razzismo: esso va
combattuto attraverso l'applicazione integrale della Costituzione, che non è
a-fascista bensì antifascista».
La replica di Vauro serve per ribadire bene i
concetti espressi nel primo intervento: lo fa attraverso la citazione delle
parole del presidente partigiano, Alessandro Pertini, «il fascismo non è
un'ideologia, è un crimine», e quelle di Pier Paolo Pasolini, «il prossimo
fascismo non sarà in camicia nera, ma in pallettes».
Conclude poi invitando tutti a praticare la
cultura dell'intolleranza: «non siamo tenuti a tollerare i fascisti, i razzisti;
non dobbiamo "capire"».
Bosio (Al), 17 settembre 2017
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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