Il 30 settembre e il 1° ottobre i comitati potrebbero manifestare
Potrebbe essere tutt’altro che tranquilla la
due giorni che il commissario del Terzo valico, Iolanda Romano,
ha previsto per il 30 settembre e il primo ottobre con l’ormai nota
Ciclocamminata, organizzata insieme alla Regione, alla
Provincia, agli 11 Comuni interessati da cave e cantieri e da
Rfi, committente della grande opera per conto dello Stato. L’intento, sostengono i promotori, è di mettere in mostra, attraverso il percorso pedonali e in bici, “le attrattività e le eccellenze locali enogastronomiche, storico-culturali, paesaggistiche”. Un programma che si scontra con la realtà dei cantieri del Terzo valico, che hanno devastato buona parte del territorio, e con i rischi ambientali connessi. I comitati No Terzo valico, stando a quanto si legge sul sito notavterzovalico.info, si starebbero organizzando proprio in vista della due giorni. “Se per caso voleste iscrivervi alla passeggiata in Valle Scrivia scortati da centinaia di poliziotti in assetto antisommossa – si legge – siete ancora liberi di farlo sul sito del commissario. Di sicuro non ci sarà da annoiarsi…”. L’intenzione, messa nero su bianco, è di contrastare in qualche modo lo svolgimento di quella che viene definita “una meravigliosa gitarella di due giorni pagata da tutti i cittadini per promuovere le bellezze di un territorio che stanno devastando”, come era avvenuto nel 2016 in occasione dell’evento che si è svolto al Centrogrigi di Alessandria quando i sindaci e i cittadini vennero chiamati a decidere come spendere i 60 milioni che dovrebbero arrivare al territorio. I partecipanti, dopo una serie di scontri tra polizia e manifestanti, furono costretti a entrare da un ingresso secondario proprio per la presenza degli oppositori del Terzo valico, che impedirono anche, successivamente, al camper informativo del commissario di fermarsi sul territorio.
Rfi, committente della grande opera per conto dello Stato. L’intento, sostengono i promotori, è di mettere in mostra, attraverso il percorso pedonali e in bici, “le attrattività e le eccellenze locali enogastronomiche, storico-culturali, paesaggistiche”. Un programma che si scontra con la realtà dei cantieri del Terzo valico, che hanno devastato buona parte del territorio, e con i rischi ambientali connessi. I comitati No Terzo valico, stando a quanto si legge sul sito notavterzovalico.info, si starebbero organizzando proprio in vista della due giorni. “Se per caso voleste iscrivervi alla passeggiata in Valle Scrivia scortati da centinaia di poliziotti in assetto antisommossa – si legge – siete ancora liberi di farlo sul sito del commissario. Di sicuro non ci sarà da annoiarsi…”. L’intenzione, messa nero su bianco, è di contrastare in qualche modo lo svolgimento di quella che viene definita “una meravigliosa gitarella di due giorni pagata da tutti i cittadini per promuovere le bellezze di un territorio che stanno devastando”, come era avvenuto nel 2016 in occasione dell’evento che si è svolto al Centrogrigi di Alessandria quando i sindaci e i cittadini vennero chiamati a decidere come spendere i 60 milioni che dovrebbero arrivare al territorio. I partecipanti, dopo una serie di scontri tra polizia e manifestanti, furono costretti a entrare da un ingresso secondario proprio per la presenza degli oppositori del Terzo valico, che impedirono anche, successivamente, al camper informativo del commissario di fermarsi sul territorio.
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