martedì 19 settembre 2017

pc 19 settembre - GENOVA - IMPEDIRE L'APERTURA DELLE SEDI FASCISTE - denunciare la Chiesa che li ospita e protegge, denunciare le loro coperture di stato, di governo


Genova, la sede neofascista dei "lupi" trova casa nella onlus cattolica

La filiale di Lealtà Azione nei locali della Fondazione Assarotti sotto le scuole elementari. Padre Melis:"Dicono che aiuteranno i poveri per me sono in regola"
ll 29 di aprile, al cimitero Maggiore di Milano, con il braccio alzato nel saluto romano con altri mille neofascisti c’erano anche alcuni militanti che indossavano la felpa con la scritta Superba. Quegli stessi nostalgici, che fanno capo al movimento dell’ultradestra Lealtà Azione, sono i nuovi inquilini di una delle onlus benefiche cattoliche più note di Genova, la Fondazione Assarotti, nota anche come il primo Istituto Nazionale per Sordomuti.
Come sia stato possibile che pochi metri sotto la scuola elementare e l'asilo frequentati – è un vanto della onlus – anche da moltissimi bimbi stranieri, in uno dei locali affacciati su via Serra di proprietà della Fondazione, siano finiti alcuni degli esponenti della linea più ostile all'ingresso in Italia degli immigrati, è una storia che si sviluppa tra equivoci, ingenuità e fortissimi imbarazzi.
Tutto inizia quando in piena estate, a poche settimane dal successo del centro destra in Comune, mentre nell'afa si stanno dissolvendo le polemiche circa le simpatie per il ventennio di alcuni esponenti della nuova maggioranza, arriva la notizia che a Genova apriranno due nuove sedi dell'ultrà destra che andranno ad affiancare quella di Forza Nuova, presente già da tempo. Alla Foce, in via Montevideo, sta per sbarcare Casa Pound, mentre in via Serra al civico 1H rosso, sotto il complesso che ospita la chiesa di Nostra Signora della Misericordia nonché scuole e palestre della Fondazione Assarotti, il 7 ottobre è prevista l'inaugurazione della sede di La Superba che altro non è che il braccio genovese dei "lupi" (come amano chiamarsi i militanti lombardi) di Lealtà Azione, ovvero gli hammerskin legati al network internazionale neonazista nato a metà anni Ottanta negli Stati Uniti da una costola del Ku Klux Klan.

All'interno del consiglio della Fondazione c'è chi non nasconde un certo imbarazzo per "un contratto siglato in buona fede visto che la Superba si è presentata come associazione che aiuta gli indigenti".

"È proprio così – spiega padre Andrea Melis, da qualche anno direttore della Fondazione – Io di neofascisti non so niente. Loro sono un'associazione che vuole aiutare gli italiani indigenti. Il locale è stato affittato ad uso commerciale, ci terranno le derrate alimentari, è proprio scritto così nel contratto, per aiutare gli indigenti italiani. Gli stranieri? Mah, quello non ricordo se c'è scritto. Comunque io di saluti fascisti non voglio sapere niente e qui da noi niente politica, sono stato chiaro e loro mi hanno garantito che sarà così, gli ho parlato poco fa dopo che voi di Repubblica mi avete chiesto informazioni". In effetti Lealtà Azione è solita organizzare gazebo dove vengono distribuiti aiuti a bisognosi ma si tratta di iniziative che hanno sempre come scopo quello di diffondere la cultura delle frontiere chiuse.

Intanto, domenica sera un gruppo di abitanti della zona ha consegnato porta a porta un volantino di protesta contro l'apertura della sede neofascista.
"Come residente sono abbastanza preoccupato della cosa - si legge nel volantino distribuito - perché, al di là dell'opportunità e della legalità di propagandare certe idee ai giorni nostri, la presenza all'interno di questa associazione di personaggi che sono già stati denunciati e arrestati per violenza e accoltellamenti non mi rende per nulla tranquillo. Sono preoccupato dal fatto che un vicinato del genere possa notevolmente cambiare la pacifica vivibilità del nostro quartiere, inserendo forzosamente nel nostro circondario anche un apparato estetico violento e offensivo quale può essere il fatto di incontrare persone che mostrano orgogliosamente fregi e tatuaggi con croci celtiche e svastiche..."

Nessun commento:

Posta un commento