Duecento donne sotto il Messaggero
In risposta alla campagna sulla
sicurezza imbastita dal Messaggero che, contro gli stupri, ordinerebbe
maggior controllo sul corpo stesso delle donne, nel pomeriggio di ieri
almeno duecento donne hanno raggiunto la sede del quotidiano romano in
segno di protesta e per contestare questa linea editoriale. Incontro con
il vice-direttore e provocazioni della polizia.
Circa
una settimana fa un articolo a firma di Lucetta Scaraffia proponeva un
manuale per le donne, una linea di condotta e di costume per preservarsi
e difendersi, non tanto dalle violenze, ma da quella malsana idea che
le donne possono difendersi da sè. No, hanno in realtà bisogno
dell'autorità, della polizia, degli uomini. Gli stessi che stuprano, gli
uomini. Questa la linea editoriale indicata dal corsivo della Scaraffia
e raccolta e sviluppata con una campagna martellante dal Messaggero.
Ancora
una volta narrazioni vittimizzanti e colpevolizzanti sulle donne messe
al servizio di una strategia che invoca il coprifuoco e la
securizzazione della società censurando sistematicamente le voci dei soggetti
protagonisti. Per questo attorno le 18 erano centinaia le donne in via
del Tritone dietro lo striscione di Non una di Meno per denunciare e
attaccare il sistema massmediatico che produce alternativamente
l'immagine di donna come preda o come vittima da porre sotto tutela,
figure deboli su cui l'abuso, la violenza, la sopraffazione – per quanto
condannati in via di principio – possono comunque imporsi imporsi
impunemente.
Un acceso scontro tra
le donne e il vice-direttore del quotidiano si è avuto quando questo è
sceso in strada. Alla fine del presidio la polizia ha trattenuto le
donne che volevano collettivamente muoversi verso la metropolitana
intimando loro di sciogliere la manifestazione e allontanarsi alla
spicciolata. Provocazioni, spintoni e cordoni di polizia non hanno fatto
indietreggiare il presidio che è riuscito poi a muoversi in corteo
allontanandosi unito da via del Tritone.
Per il 28 settembre, in occasione della giornata mondiale per l'aborto libero Non una di Meno tornerà in piazza a Roma ritrovandosi all'Esquilino, anche per continuare a contrastrare questo sistema di produzione della violenza ribaltando lo slogan #velasietecercata.
Per il 28 settembre, in occasione della giornata mondiale per l'aborto libero Non una di Meno tornerà in piazza a Roma ritrovandosi all'Esquilino, anche per continuare a contrastrare questo sistema di produzione della violenza ribaltando lo slogan #velasietecercata.
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