lunedì 11 settembre 2017

pc 11 settembre - GIOVEDI 14 SET. RIPRENDE LA FORMAZIONE OPERAIA - SUL CENTENARIO DELLA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE

Per introdurre alla nuova Formazione operaia. 

Pubblichiamo dei brevi passi del libro "LENIN" di Gèrard Walter, sui giorni e le ore che precedettero l'insurrezione del 7 novembre 1917. 
Da essi appare chiaro come Lenin fino all'ultimo dovette combattere perchè passasse al congresso dei Soviet l'indicazione dell'insurrezione; la sua forza fu la mobilitazione degli operai e dei soldati.


"... Il 29 settembre Lenin inviò alla Pravda un articolo intitolato: "La crisi è matura", accompagnato da una nota confidenziale da comunicare ai membri del comitato centrale, dei comitati di Pietrogrado e di Mosca, e a quelli dei Soviet... In essa leggiamo: "Non prendere ora il potere, attendere, fare chiacchiere nell'Esecutivo, accontentarsi di una "lotta per il congresso", significa perdere la rivoluzione..."
Il 24 ottobre... Lenin... cominciò a scrivere con fretta febbrile: "... La situazione è estremamente critica. E' più chiaro della luce stessa che ogni temporeggiamento, oggi, equivale veramente alla morte... Bisogna ad ogni costo questa sera, questa notte, arrestare il governo... Non è più possibile aspettare! Si può perdere tutto!... Sarebbe cosa nefasta e vano formalismo aspettare l'incerta votazione del 25 ottobre. Il popolo ha il diritto e il dovere di risolvere tali questioni non con i voti, ma con la forza; il popolo ha il diritto e il dovere di dirigere nei momenti critici della rivoluzione i propri rappresentanti, anche i migliori, e non di attenderli..."
"Lenin... prese la risoluzione di recarsi, ad ogni costo e a proprio rischio, allo Smolny. La strada era abbastanza lunga; erano quasi le dieci di sera, non poteva essere sicuro di trovare un tram e correva il rischio di imbattersi in una pattuglia di "junker": Che importava! la rivoluzione era in pericolo di morte. Bisognava salvarla...
...riprese la sua eterna parrucca di cospiratore, per rendersi meglio irriconoscibile si'avvolse la faccia
in una sciarpa, fingendo di soffrire di un terribile mal di denti, calzò le soprascarpe di gomma (stava per ricominciare a piovere) e partì...
... Bene o male giunse allo Smolny verso mezzanotte. Lo stato maggiore della rivoluzione proletaria era in pieno fermento: persone dall'aria estremamente agitata andavano e venivano lungo gli interminabili corridoi. Si sentiva che l'acqua bolliva in pentola, ma il coperchio resisteva bene.... Lenin... preferì mandare Rahia alla ricerca di Stalin, con l'ordine i condurglielo. Nel frattempo si trattenne nel corridoio, rannicchiato nel vano d'una finestra. Stalin arrivò di corsa e lo trascinò in una stanza vuota, chiudendovisi dentro. Di qui sarebbe partita la spinta destinata a mettere in moto le forze insurrezionali...
Lenin anzitutto convoca i rappresentanti dei rioni, delle officine, dei reggimenti. Sollecitati da Stalin - il quale ha saputo adattarsi immediatamente alla situazione, diventando d'un tempo segretario, aiutante di campo e uomo di collegamento di Lenin - i motociclisti che stazionano nell'atrio dello Smolny inforcano i loro ordigni e si sparpagliano attraverso la capitale in direzione dei sobborghi. Quelli di Vyborg dove si trovano le officine Renault, Lessner, Nobel, Parviainen e di Narva, che comprende la gigantesca officina Putilov, sono padroni di Pietrogrado...
Gli uomini di Vyborg non hanno bisogno di scomodarsi:la Krupskaia è sul posto e, per suo tramite, conoscono benissimo ciò che vuole Lenin. D'altronde hanno già requisito nelle case dei ricchi tutti i mezzi di trasporto: autocarri, macchine, biciclette, ecc. e stabilito il controllo sulle poste e telegrafi del sobborgo.I dirigenti del rione di Narva si recano allo Smolny, ricevono da Lenin le istruzioni necessarie e ripartono prontamente.
A cominciare dall'una e mezza del mattino distaccamenti di soldati escono dalle caserme, mentre contemporaneamente scendono nelle strade gruppi di operai armati, e tutti insieme si mettono in marcia verso le stazioni, i ponti, gli edifici pubblici. Tutto si svolge normalmente, senza nessun spargimento di sangue. Solo qua e là qualche "kerenskista", recalcitrante si fa sbattere fuori a pedate...
...Allo Smolny, Lenin - che è rimasto all'erta e non ha chiuso occhio tutta la notte - sta facendo il bilancio dell'operazione. Bilancio davvero soddisfacente. La rivoluzione proletaria si presenta ormai come un fatto compiuto...
(Lenin scrive): ..."La causa per la quale il popolo è entrato nella lotta - proposta immediata d'una pace democratica, abolizione della proprietà fondiaria, controllo della produzione da parte degli operai, creazione di un governo dei Soviet - ha definitivamente trionfato. Viva la rivoluzione degli operai, dei soldati e dei contadini!". datato il 25 ottobre. alle dieci del mattino (calendario gregoriano). 7 novembre!

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