martedì 12 settembre 2017

pc 12 settembre - Milano: finalmente una piazza per Giovanni Pesce "VISONE". Ma ancora c'è molto da fare per riprendere i Valori e gli Insegnamenti della Resistenza Partigiana

come sottolineato dalla figlia, Tiziana, di Giovanni e Norina Pesce


“Io credo che i miei genitori così come tutti i partigiani non si ritroverebbero al giorno d’oggi perché purtroppo i valori che hanno espresso, che poi erano valori di pace, fratellanza e solidarietà, non ci sono nella maggior parte del popolo italiano”. 
per queste e altre ragioni come compagni del Punto Libreria Metropolis e di Proletari Comunisti abbiamo partecipato e invitato a partecipare per rendere onore al fulgido esempio del Comandante VISONE e di tutti e tutte i/le Partigiani/e che hanno messo al servizio del popolo le loro stesse vite. Sia il banchetto che lo striscione hanno trovato un ampio consenso tra i giovani, pochi, che tra gli antifascisti intervenuti. Significativo e sincero è stato il riconoscimento della giustezza del nostro appello, ricevuto dai compagni di alcune realtà, coi quali si è affermato che non si possa lasciare nelle mani delle istituzioni le celebrazioni e i valori della Resistenza, perché sono loro parte del problema. 
commoventi sono state non solo la lettura di brani di "Senza Tregua" ma Bella Ciao, della banda degl'Ottoni, intonata dai presenti e su richiesta di Tiziana dedicata a Visone e Norina.
sottolineamo il pensiero di una ragazza e le parole di Tiziana che ha voluto rimarcare l'identità di suo padre: un Comunista e militante del Partito Comunista

“Uno che a 18 anni è andato a combattere in Spagna per un popolo che non era il suo ma per i valori di solidarietà – afferma una ragazza – credo che oggi qua in Italia davanti al disinteresse per la situazione dei migranti gli si accapponerebbe la pelle”.


“Mio padre sicuramente non sarebbe contento della situazione attuale – conclude la figlia Tiziana – ma credo anche che sia lui che mia madre fossero degli ottimisti, l’ottimismo della volontà di Gramsci. E quindi andavano avanti per la loro strada senza mai perdere la speranza”

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