Aggredito uno studente di colore, sull’autobus, a Camerino
“Africa,
torna a casa tua, africano, voi non dovete stare qua, negro, non avete
mai il biglietto voi negri, tornatevene a casa vostra!”. Con queste
parole il dipendente della Contram avrebbe infatti aggredito un giovane
studente-lavoratore del Camerun, Martin Narcisse Lekemo, colpendolo poi
con una testata in pieno volto.
Il
legale del giovane, l’avv. Sabrina Carnevali, nella denuncia presentata
ai carabinieri,
spiega che la denuncia ai carabinieri è stata presentata perché “Martin chiede giustizia non solo per se stesso, ma per tutti gli stranieri che potrebbero cadere vittime di razzismo”.
spiega che la denuncia ai carabinieri è stata presentata perché “Martin chiede giustizia non solo per se stesso, ma per tutti gli stranieri che potrebbero cadere vittime di razzismo”.
L’episodio,
in effetti, è privo di qualsiasi motivazione che non sia l’ordinario
razzismo. Il dipendente, infatti, spiega l’azienda, non è un
controllore, ma un addetto alle vendite dei biglietti a terra, che stava
rientrando a casa dopo aver finito, quattro ore prima, il suo turno di
lavoro. Pertanto, viaggiava sul bus da semplice passeggero e non aveva
nessun titolo per fare “lo sceriffo”. Lo studente, peraltro, era in
regola…
Il
dipendente è stato sospeso in via cautelativa. “Il lavoratore – dice
Massimo Luce, direttore di esercizio della Contram – deve essere ancora
sentito, il procedimento di accertamento di come si sono svolti i fatti è
in corso. Intanto, è stato sospeso cautelativamente. L’azienda è
interessata a fare piena luce sulla vicenda”.
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