Piacenza. Il 14 settembre processo per l’omicidio di Abd El Salam. La Procura marca male
“Abdel Salam non è morto in un incidente stradale, è stato
assassinato mentre lottava alla Gls per i suoi diritti”.
“Il 14 settembre prossimo sarà un anno dall’assassinio di Abdel Salam, ucciso a Piacenza nel corso di una manifestazione indetta dall’Unione Sindacale di Base, mentre stava effettuando un picchetto davanti al magazzino della GLS per rivendicare l’applicazione degli accordi sottoscritti per l’assunzione dei facchini precari. Come numerosi testimoni hanno chiarito nel corso delle indagini svolte dalla difesa dei familiari è emerso che la decisione del camionista di far partire il suo mezzo, con ciò provocando la morte del nostro compagno, era stata determinata dalla manifesta volontà dei responsabili della ditta di forzare il blocco”.
“Il pm Emilio Pisante ha ora chiesto il rinvio a giudizio del camionista derubricando l’ipotesi di reato da omicidio volontario a omicidio stradale, in pratica accusando l’indagato di mancanza di prudenza e di attenzione! Abdel Salam non stava passeggiando! Era davanti all’ingresso della GLS fermo e l’autista del camion, un 44enne di Cremona, ha ingranato la marcia uccidendolo!” continua la nota.
“Addirittura la procura parla di comportamento scorretto da parte di Abdel Salam a causa della sua volontà di bloccare il mezzo. I nostri legali peraltro chiederanno la prosecuzione delle indagini per accertare la condotta delle persone che hanno spinto l’attuale indagato a forzare il blocco, al fine di formulare nei loro confronti l’accusa di concorso nell’omicidio di Abdel Salam”.
“Il 14 settembre prossimo sarà un anno dall’assassinio di Abdel Salam, ucciso a Piacenza nel corso di una manifestazione indetta dall’Unione Sindacale di Base, mentre stava effettuando un picchetto davanti al magazzino della GLS per rivendicare l’applicazione degli accordi sottoscritti per l’assunzione dei facchini precari. Come numerosi testimoni hanno chiarito nel corso delle indagini svolte dalla difesa dei familiari è emerso che la decisione del camionista di far partire il suo mezzo, con ciò provocando la morte del nostro compagno, era stata determinata dalla manifesta volontà dei responsabili della ditta di forzare il blocco”.
“Il pm Emilio Pisante ha ora chiesto il rinvio a giudizio del camionista derubricando l’ipotesi di reato da omicidio volontario a omicidio stradale, in pratica accusando l’indagato di mancanza di prudenza e di attenzione! Abdel Salam non stava passeggiando! Era davanti all’ingresso della GLS fermo e l’autista del camion, un 44enne di Cremona, ha ingranato la marcia uccidendolo!” continua la nota.
“Addirittura la procura parla di comportamento scorretto da parte di Abdel Salam a causa della sua volontà di bloccare il mezzo. I nostri legali peraltro chiederanno la prosecuzione delle indagini per accertare la condotta delle persone che hanno spinto l’attuale indagato a forzare il blocco, al fine di formulare nei loro confronti l’accusa di concorso nell’omicidio di Abdel Salam”.
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