La guerra della
Fincantieri e la guerra dei padroni e dei governi imperialisti; è
una guerra per i profitti degli armamenti di guerra; è una guerra
dentro l'avanzare di un'economia di guerra; come scrive La Stampa il
mercato delle armi è “il mercato più ricco... l'ultimo report
degli analisti di “Ihs” stima che possa valere ben 700 miliardi
di dollari da qui al 2025, di cui almeno 100 riferiti all'Europa”.
E' una guerra che dimostra
che non c'è nessuna Europa imperialista unita e che in questa Europa
ogni governo lavora per sé, come tutti gli altri, in economia, in
politica, sul piano militare e sulle politiche interne di
trasformazione reazionaria e moderno fascista dello Stato, ecc.
I governi e i padroni
imperialisti francesi e italiani vogliono ognuno gli operai francesi,
gli operai italiani dalla propria parte in questa guerra che è solo
nell'interesse dei padroni e che non tutela affatto posti di lavoro,
condizioni di lavoro, ma solo profitti basati sullo sfruttamento.
Gli operai e le loro
organizzazioni sindacali che appoggiano in nome della
nazionalizzazioni e degli interessi nazionali l'azione dei propri
governi sono guidati da una linea neocorporativa, da sudditi della
guerra dei padroni.
Le forze che si dicono
di sinistra in Francia e appoggiano Macron nella contesa sulla
Fincantieri sono nazionalsocialiste, socialiste a parole,
nazionaliste nei fatti.
Gli operai difendono i
loro interessi se si uniscono contro i propri padroni e, in questo
caso, il proprio governo, il proprio Stato.
Parole d'ordini come:
“Eurostop”, “nazionalizzazione”, dimostrano come nel caso
della Fincantieri che sono parole d'ordini di destra, al servizio del
proprio imperialismo.
Proletari comunisti
ritiene fondamentale per l'autonomia proletaria e comunista che
a partire dal caso Fincantieri i comunisti si separino e si
distinguano da queste forme mascherate di socialsciovinismo.
Fondamentale è che il
sindacalismo di classe autentico parli il linguaggio giusto agli
operai e organizzi la lotta degli operai sui propri interessi di
classe e in forme internazionaliste.
Proletari comunisti
5.8.17
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