domenica 30 luglio 2017

pc 30 luglio - La Scuola Svizzera di Milano discrimina gli studenti disabili! Ma perché la "buona scuola" della Fedeli che non garantisce la continuità assistenziale, esempio come a Palermo, è diversa? Per niente



Scuola svizzera di Milano sconsigliata ai disabili. Fedeli: "Possibili azioni legali"
L'istituto di via Appiani ha approvato il proprio regolamento sconsigliando l'iscrizione a studenti affetti da disturbi dell'apprendimento e da gravi handicap motori
29 luglio 2017



Milano, 29 luglio 2017 - Bufera sul regolamento approvato dalla scuola svizzera di via Appiani a Milano che sconsiglia l'iscrizione, "essendo la Scuola Svizzera impegnativa e multilingue", a studenti "affetti da disturbi dell'apprendimento, quali: dislessia, discalculia, Adhs, Sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali" ma anche "a studenti con gravi handicap motori". La scuola ha spiegato come il regolamento abbia in realtà la funzione di avvertire i genitori della complessità della scuola.
LA POSIZIONE DEL PD - I primi commenti sono giunti da esponenti del Pd come la responsabile Scuola Simona Malpezzi e la deputata Laura Coccia: "E' molto triste che nel nostro Paese, che, molto prima di altri, ha abolito le classi differenziali individuando nuovi modelli didattici in cui attivare forme di integrazione trasversale e in cui l'inclusione riguarda tutta la classe, si verifichino episodi di questo genere". "Precisiamo - si legge in una nota - che le scuole svizzere in Italia non sono paritarie e non beneficiano di alcun finanziamento da parte dello Stato, tuttavia dal 1999 il certificato di maturità che rilasciano è riconosciuto in tutta Italia allo stesso livello di un diploma di scuola secondaria superiore secondo un accordo tra il nostro governo e quello svizzero - prosegue la nota delle due esponenti democratiche -. Il Pd, nel biasimare questa scelta, ribadisce il suo impegno per promuovere l'inclusione di tutti i bambini e ragazzi senza alcuna distinzione.
Ci dispiace per gli studenti della scuola svizzera che non potranno beneficiare della straordinaria esperienza di una scuola accogliente e inclusiva. Il successo formativo degli studenti dipende anche dalla capacità di comprendere le diversità e interagire con tutti, nessuno escluso". DA PALAZZO MARINO - Non sono mancate le prese di posizioni del sindaco Giuseppe Sala e dei membri Giunta. "Tutto questo è inaccettabile - ha commentato il primo cittadino meneghino -. È l'esatto contrario del modello inclusivo di scuola che è previsto in Italia. Questa non è la Milano che vogliamo". Sempre sui social Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali: "Questa scuola è incompatibile con il nostro sistema di valori". IL MINISTRO FEDELI: Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, come riporta il quotidiano Repubblica, ha dichiarato di valutare la possibilità per un'azione legale nei confronti della scuola. Ha anche definito vergognosa la scelta operata dalla scuola.

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