"...Da vari giorni ci è stata data disposizione dall'Amiu di
lavorare le ecoballe, invece di continuare a fare la selezione
dei rifiuti giornalieri... praticamente
stiamo riaprendo e lavorando materiale già scartato proprio
per la sua pericolosità e contaminazione, e che invece
paradossalmente - sembra quasi uno scherzo/una provocazione o una ritorsione perchè l'avevamo scartato - oggi siamo impegnati a selezionare.
Siamo arrivati ad una situazione insostenibile per la
nostra salute. Le ecoballe contengono, oltre l'amianto
sbriciolato, carcasse di animali, rifiuti ospedalieri, topi
morti ma anche vivi, siringhe infette, materiale tossico, gas sprigionati dalla macerazione dell'umido, con
conseguente formazione di percolato (sostanza altamente
pericolosa per la salute). E i lavoratori devono respirare, toccare,
tutto
questo! Per giunta, materiale che è stato depositato nelle ecoballe da 10/15 giorni, e che in questi giorni con il grandissimo caldo diventa doppiamente intoccabile, pericoloso, con invasione di scarafaggi che dobbiamo toglierci dai nostri capelli, vestiti, invasione di mosche, ecc. ecc.
Giorni fa alcuni di noi si sono sentiti male sul posto di lavoro e siamo stati costretti ad andare al pronto soccorso... ora basta!
questo! Per giunta, materiale che è stato depositato nelle ecoballe da 10/15 giorni, e che in questi giorni con il grandissimo caldo diventa doppiamente intoccabile, pericoloso, con invasione di scarafaggi che dobbiamo toglierci dai nostri capelli, vestiti, invasione di mosche, ecc. ecc.
Giorni fa alcuni di noi si sono sentiti male sul posto di lavoro e siamo stati costretti ad andare al pronto soccorso... ora basta!
Pertanto ritenendo che è inumano e incivile, nonchè
pericolosissimo per noi e le nostre famiglie continuare a
lavorare con questi materiali altamente tossici, da domani (oggi) non continuiamo più a fare questo lavoro!... chiediamo di fare il lavoro che abbiamo sempre fatto, cioè la
selezione dei rifiuti provenienti dalla raccolta
differenziata giornaliera."
Fin qui la lettera che le operaie e gli operai della Pasquinelli di Taranto dello Slai cobas per il sindacato di classe hanno scritto e mandato a Ditta, Amiu e Istituzioni.
Per padroni, Enti, Istituzioni finchè l'operaio "respira" deve lavorare; se ti ammali al massimo sarai sostituito da un altro, o gli altri operai lavoreranno al tuo posto.
Per padroni, Enti, Istituzioni occorre recuperare utili anche dalla "merda"
A Taranto, dove il tema più gettonato, da vari punti di vista, è "lavoro e salute" e dove dal governo Renzi/Gentiloni, alla Regione, al Comune giurano che loro vogliono rendere compatibile lavoro e salute, ora c'è un'altra dimostrazione di come in questo barbaro, putrefatto sistema è compatibile solo lavoro disumano (sempre comunque iper precario, sul filo del baratro, visto che a fine mese quegli operai sfruttatt, ammalati rischiano anche di essere licenziati) e riduzione dei "costi" della salute/sicurezza al minimo possibile.
MA C'E' UNA VARIANTE SUL TEMA... GLI OPERAI PENSANO E SI RIBELLANO!
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