La missione in Libia ha
una decorrenza iniziale 1° agosto -31 dicembre; il costo che sarà
annunciato al parlamento è di 35 milioni di euro, già di più di
quello che abbiamo denunciato nell'articolo del 28 luglio, in cui si
parlava di 20 milioni di euro.
Il governo Gentiloni
mentirà al parlamento martedì. Non è vero che la missione avviene
su richiesta dei governanti libici, perfino gli ignobili signori
della guerra, asserviti all'imperialismo, Al Sarraj e Haftar, non
l'hanno affatto richiesta ufficialmente, anzi, buona parte dei loro
sostenitori hanno scatenato la protesta, a parole, almeno:
“l'operazione italiana è una violazione della sovranità nazionale
libica”.
Gentiloni in maniera
ipocrita dirà che intendono agire con gradualità e in pieno accordo
con le autorità libiche. E' una spudorata e pelosa menzogna, così
come tutta la prosopopea sul “fornire supporto alle forze di
sicurezza libiche per il controllo e il contrasto dell'immigrazione
illegale e il traffico di esseri umani”. In realtà ci si prepara a
partecipare direttamente alla guerra delle bande libiche, a creare le
condizioni per le missioni di terra.
Tutto quello che l'Italia
imperialista fa, da ora in poi, è fuori dalle regole internazionali,
dall'Onu, dalle convenzioni, ecc. ecc.
Gentiloni mente, perchè
sa bene che l'ingresso in acque territoriali interne dello governo
libico non è autorizzato e che quindi è un'invasione.
Certo i signori della
guerra, servi dell'imperialismo, potranno dare in seguito questa
autorizzazione, ma ora come ora essa non c'è; e un parlamento che
avesse un minimo di decenza e dignità costituzionale non potrebbe
che negare l'autorizzazione.
D'altra parte la servetta
dei militari, Pinotti, dichiara senza pudore: “Risponderemo al
fuoco, sempre e in ogni occasione”.
La missione agostana
cambia la natura della presenza italiana nel Mediterraneo,
ristabilisce un legame con l'Egitto del dittatore assassino, Al Sisi,
sponsor e padrino del signore della guerra Haftar. L'ambasciatore al
Cairo ancora non c'è, visto che non si è riusciti a mettere la
coperta definitiva all'orribile omicidio di Giulio Regeni, ma giovedì
tranquillamente il capo di Stato maggiore della Difesa, Gen. Claudio
Graziani, ha incontrato in Egitto il collega generale Hegazy.
La missione, poi, - e
vediamo se lo spudorato papalino, bugiardo, Gentiloni lo dirà in
parlamento – è una missione contro le Ong che verranno abbordate
come da pirati e imposto loro che o partecipano come parte civile
alla missione di guerra antimmigrati o saranno messe fuori manu
militare. Alcune delle Ong stanno già trattando la resa, alla faccia
dell'impegno umanitario.
Medici senza frontiere e
Save the children si dicono fiduciose e già chiedono che
l'abbordaggio “non sia armato, la sua presenza non sia costante e
non ci siano interferenze con l'atto medico”. Ipocriti anche loro.
Sanno bene che le prime due cose non saranno minimamente tenute in
conto, ora più che mai con la missione di guerra che parte. Ma il
“parco buoi” del parlamento è già pronto a votare il pieno
appoggio.
E' fuori dal parlamento
che si deve sentire il NO forte e chiaro e la costruzione di una vera
opposizione, a partire dalla giornata nazionale di lotta che
proletari comunisti propone a tutti e tutte.
proletari comunisti/PCm Italia
luglio 2017
proletari comunisti/PCm Italia
luglio 2017
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