Lettera aperta dei lavoratori Slai cobas sc della Pasquinelli di Taranto - selezione differenziata - a lavoratori che hanno "scarsa memoria" e tradiscono la propria gloriosa storia di lotta...
"E'
necessario che i lavoratori si rendano conto della posizione dei sindacati, in particolare del Ugl, che li rappresentano....
Lavoratrice pasquinelli Slai cobas durante un blocco del nastro |
è fin troppo facile spiegare che se non fosse
stato per lo Slai Cobas SC e le sue/nostre lotte sarebbero davvero ancora
tutti disoccupati gli attuali 23 lavoratori... Senza contare che la qualità e la considerazione non
si valutano con il numero degli iscritti, milioni di mosche si
trastullano e si cibano di letame ma questo non fa del letame una
leccornìa.
La storia si cambia con la consapevolezza che le azioni, le lotte forzano gli eventi e trasformano - come è accaduto per noi - i disoccupati in lavoratori, e i lavoratori in persone coscienti dei
propri diritti; non con la svendita di diritti acquisiti o procedure di raffreddamento varie. I particolari della nostra lotta sindacale tutti i lavoratori li conoscono bene, ma alcuni hanno scelto la linea del servilismo, di cedere diritti acquisiti, ferie e permessi, svolgere altri servizi per "giustificare" ore già da noi lavorate... per ottenere una continuità lavorativa, da noi imposta con la lotte di diversi mesi. Questo ricatto, spacciato per accordo... è saltato grazie al rifiuto dei lavoratori Slai Cobas e tanti altri lavoratori che, molto rumorosamente durante un'assemblea, non condividevano la linea dei sindacati a cui erano iscritti...
Sul
punto della partecipazione a tutti i tavoli della vertenza ex Ancora,
stendiamo un velo pietoso perchè 9 anni di lotta vera rispetto a 6 mesi
seduti in ufficio non sono paragonabili ne discutibili, su questo
basterebbe un piccolo tuffo nella memoria da parte di alcuni lavoratori.
Lo
Slai Cobas non può condividere alcuna posizione con sindacati filo
padronali che scrivono: "per mantenere con
sacrificio la continuità lavorativa", secondo cui noi lavoratori
dovremmo accettare "in attesa del ripristino dell'impianto
Pasquinelli... Cigo, formazione, sostegno al reddito, transito giuridico
provvisorio", cioè di non lavorare e rinunciare ai nostri diritti
conquistati con il nostro lavoro, esperienza professionalità e la nostra salute.
La linea filopadronale dei lavoratori iscritti a ugl prevede persino di lavorare in
presenza di amianto come è avvenuto qualche giorno fà, o di pulire loro
il nastro dall'amianto. Forse alla ugl e ai suoi rappresentati i danni
alla salute che provoca l'amianto vanno spiegati, se la definizione
asbestosi a loro non è molto chiara pensate alla cicatrizzazione del
tessuto polmonare che porta alla morte...
L'infamia sta nel nascondere l'avvenuta contaminazione dell'ambiente di lavoro e cancellarne le tracce.Noi non tolleriamo nessun comportamento che metta a rischio la salute di chi come noi si batte da anni per il diritto al lavoro senza mai scendere a patti sulla salute, quindi sia ben chiaro che la nostra lotta rivendicherà sempre il diritto al lavoro che è imprescindibile da quello della salute.
In
merito alla questione della "clausola di salvaguardia" per le 23 unità
assunte a tempo indeterminato dalla soc. Kratos, nel verbale della
Regione, ugl, uil, fiadel e cobas confederazione la considerano
"superata" quando non lo è affatto. Lo Slai Cobas invece chiede una
verifica urgente con l'Amiu prima dell'affidamento del servizio alla
nuova ditta, affinché venga indicata formalmente la sussistenza della
clausola di salvaguardia per i 23 lavoratori. Per il futuro poi lo Slai
cobas chiede l'internalizzazione delle 23 unità nell'Amiu, perchè si
tratta di un attività lavorativa strutturale alle competenze Amiu.
La
lotta è altra cosa dal "trasferimento giuridico", la lotta è forzare
gli eventi per rivendicare diritti, ripetiamo a chi ha scarsa memoria: è
solo la nostra lotta che ha già trasformato disoccupati che
singolarmente valevano niente in lavoratori, senza accettare mai ricatti
che umiliano e calpestano la dignità. Le procedure di raffreddamento
servono a rafforzare la controparte e limitare i lavoratori nelle loro
scelte degli strumenti di lotta, sminuirne le potenzialità. La lotta
invece rafforza i lavoratori, costringe gli amministratori, le ditte, a
trovare una soluzione, anche in deroga alle leggi.
La
nostra linea di lotta è ben chiara, chi decide di difendere il lavoro
la salute e la dignità è con noi, tutti gli altri sono contro.
I lavoratori Slai Cobas p.s.c.
Acclavio Tiziana
Acclavio Mary
Loperfido Raffaella
Malecore Ivan
Nocito Giuseppe
Malecore Gaetano
Balestra Francesco
Nodelli Salvatore
Blasi Gaetano
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