giovedì 13 luglio 2017

pc 13 luglio - La Sicilia e altre regioni bruciano per gli incendi dolosi che non sono una “emergenza”. I veri responsabili, politici e mafiosi, non pagano mai!

In pericolo tante vite umane, famiglie con le loro abitazioni, migliaia di ettari di verde… ma non si tratta di “emergenza”! perché si ripete ogni anno e per un motivo ben preciso, anzi per diversi motivi. Il più importante di tutti è quello della responsabilità diretta di chi “amministra”, dal presidente della regione, agli assessori, ai sindaci ecc. ecc. tutti quelli che dovrebbero fare innanzi tutto PREVENZIONE! Che è invece una parola inesistente per questi schifosissimi individui attaccati alla poltrona con tutte le zampe! E il cui unico pensiero vero è come rimanere attaccati a questa stessa poltrona!
Poi, quando regolarmente scoppia il casino e ci vanno di mezzo centinaia di famiglie e migliaia di ettari di verde, manca, naturalmente, la capacità di INTERVENTO immediato, per la “drammatica carenza di mezzi a disposizione”! come dice ingenuamente anche la Repubblica di oggi (pag.16) che aggiunge: “… salta fuori che sei regioni – Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Sicilia e Umbria – non dispongono di nessun aereo o elicottero per spegnere le fiamme.”!!!

Ma in questi giorni “salta fuori” pure che la regione Sicilia, cioè Crocetta, ha acquistato un sacco di auto blu! E che il sindaco della città metropolitana di Palermo, Orlando, si fa fotografare in pompa magna davanti alle auto del car sharing che ha da poco potenziato. (Di passaggio ricordiamo che né l’uno né l’altro ha trovato invece i pulmini per accompagnare gli studenti disabili a scuola!).
Crocetta poi, preoccupatissimo per le prossime elezioni di novembre, comincia a farneticare ancora di più, chiedendo pure l’aiuto dei Cacciatori di Sicilia, il corpo dei carabinieri istituito per la “ricerca dei latitanti” sulle montagne!
E a questa beffa si aggiungono le parole assolutamente stupide del ministro dell’ambiente Galletti: “i mezzi ci sono, è l’emergenza che non era prevedibile”! non era prevedibile? Ma dove vive questo tizio che chiamano ministro (veramente dovremmo dire ma chi è? Chi l’ha visto?)
I mezzi sarebbero questi: “16 canadair, 4 elicotteri Erickson e altri 16 elicotteri, 8 dedicati all’antincendio boschivo e altri 8 che vengono utilizzati in caso di necessità.” Numeri ridicoli! Bastano pochi incendi e per forza vanno in tilt!
Certe cose non si possono sentire, come le parole, sempre le stesse, da accompagnamento al funerale, per esempio deli quel morto in piedi di Gentiloni che esprime la “vicinanza del governo a tutti coloro che stanno lavorando alla seria emergenza incendi in atto”! anche lui con l’emergenza, per nascondere le responsabilità!
Questi responsabili non pagano mai davvero e le loro grida, per sviare l’attenzione, si indirizzano verso i piromani! È vero che c’è chi accende di proposito i fuochi, MA I COSIDDETTI PIROMANI CI SONO SEMPRE, perché l’intreccio, chiamiamolo così, politici/mafia fa sì che sempre si possa speculare sui terreni bruciati o incolti…
Questa è una di quelle situazioni in cui appare molto chiaro che i responsabili, facilmente individuabili, devono pagare fino in fondo, ma che per far questo è necessario strappare dalle mani della borghesia parassitaria e delinquente prima possibile il potere!

Sicilia: allarme incendi, oggi allerta massima in sette province
Venti focolai attivi in mattinata. Fiamme a Castelmola nei pressi di Taormina, a San Mauro Castelverde fermato presunto piromane. Ieri l'odissea dei 600 ospiti del villaggio di Calampiso


Il bollettino della Protezione Civile regionale lascia ben pochi dubbi. Quella di oggi sarà un'altra
giornata ad alto rischio sul fronte degli incendi per tutta la Sicilia. A causa delle alte temperature il livello di allerta è al massimo della scala in tutte le province dell'Isola con l'esclusione di Siracusa e Trapani, due province che, però, ieri sono state devastate da numerosi roghi. In tutta la Sicilia ieri sera si contavano 125 focolai di incendio, duemila solo nell'ultimo mese. 

Sono una ventina i roghi su cui stanno operando le squadre antincendio in Sicilia. Alcuni interventi - a San Vito Lo Capo e Lipari - stanno ultimando il lavoro di ieri. Altri incendi sono appena divampati a Monreale, in provincia di Palermo dove è in azione un canadair e ad Adrano (Ct) dove stanno intervenendo due elicotteri. Un altro rogo è scoppiato a Librizzi (Me) e diversi focolai sono stati segnalati nel siracusano. La situazione è gestita dalla sala operativa della Protezione civile regionale. Per fare il punto della situazione e la verifica dei danni di ieri sono in corso due riunioni in prefettura, una a Messina e una Siracusa.

Un uomo è stato condotto per accertamenti in caserma dai carabinieri di San Mauro Castelverde, nelle Madonie, dove è in corso un vasto incendio che minaccia aziende agricole e allevamenti. L'uomo sarebbe stato visto in atteggiamento sospetto in prossimità di uno dei focolai dai quali si è sviluppato un fronte di fuoco di oltre un chilometro. Emergenza dalla serata di ieri anche nelle vicinanze di Taormina. "Sta bruciando un intero territorio. Io stesso e il presidente del Consiglio comunale abbiamo rischiato di morire avvolti dalle fiamme che lambivano la macchina su cui viaggiavamo. Qualcuno ci aiuti perché il rischio è che ci scappi il morto". A lanciare la richiesta d'aiuto è il sindaco di Castelmola (Messina), Orlando Russo, dopo che un vasto incendio da ierio mattina sta devastando circa cinque chilometri di macchia mediterranea e vegetazione.

Una famiglia è già stata evacuata, mentre altre 20 sono minacciate dal rogo divampato in contrada Dammari e rapidamente propagatosi fino a giungere in località Trupiano. "Una donna è finita in ospedale per un principio di intossicazione e un vigile del fuoco è rimasto ferito dopo essere caduto - racconta all'AdnKronos il primo cittadino -. La situazione è drammatica". Le fiamme hanno distrutto una stalla: cavalli, pecore e cani sono morti bruciati.

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