Marcegaglia,
accordo raggiunto con i sindacati: ecco il futuro dei lavoratori in protesta
Dei sette operai, uno è stato
trasferito a Bergamo, due in provincia di Alessandria e quattro sono stati
licenziati con un incentivo di 29 mila euro. La richiesta a Regione e Comune di
aiutarli a trovare un'occupazione
di CHIARA
BALDI
|
28 giugno
2016
Gli operai
della Marcegaglia in protesta (fotogramma)
È stato raggiunto domenica l'accordo tra
sindacati e Marcegaglia Buildtech, ramo dell'azienda che produce lamiere e
pannelli in acciaio per l'edilizia, per i sette operai che, dallo
scorso 31 maggio, protestano
contro la decisione del gruppo di trasferirli in altre sedi, fuori da Milano.
L'accordo prevede che uno dei sette lavoratori venga trasferito in provincia di
Bergamo, altri due a Pozzolo Formigara, in provincia di Alessandria, dove sono già stati
trasferiti altri lavoratori della Marcegaglia.
"Nel
caso di questi due operai lo scontro con l'azienda era dovuto al fatto che
Marcegaglia non voleva sostenere le spese di trasporto, mentre agli altri
lavoratori trasferiti viene pagato un pullman" spiega Mirco Rota,
segretario generale Fiom-Cgil della Lombardia, che aggiunge: "Domenica
però è stato stabilito che i lavoratori si sposteranno prima in treno e poi con
una navetta che li porterà in fabbrica, e la Marcegaglia Buildtech si accollerà
le spese". Infine, quattro operai sono stati licenziati con un incentivo
di 29 mila euro (pari a quanto altri lavoratori licenziati hanno ottenuto) e, a
seconda dell'età anagrafica, otterrano un'indennità di disoccupazione (Naspi)
per due o tre anni.
In mattinata si è tenuto l'incontro in prefettura a cui ha partecipato, oltre all'azienda e ai sindacati, anche il Comune di Milano, con il sindaco Beppe Sala e l'assessore al Lavoro Cristina Tajani. Assente, invece, la Regione Lombardia che invece aveva detto che avrebbe partecipato. "Vogliamo chiedere alle istituzioni locali - dice Rota - di attivare, per questi quattro operai licenziati, corsi di formazione che abbiano opportunità credibili di ricollocamento sul mercato del lavoro".
In mattinata si è tenuto l'incontro in prefettura a cui ha partecipato, oltre all'azienda e ai sindacati, anche il Comune di Milano, con il sindaco Beppe Sala e l'assessore al Lavoro Cristina Tajani. Assente, invece, la Regione Lombardia che invece aveva detto che avrebbe partecipato. "Vogliamo chiedere alle istituzioni locali - dice Rota - di attivare, per questi quattro operai licenziati, corsi di formazione che abbiano opportunità credibili di ricollocamento sul mercato del lavoro".
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