domenica 12 giugno 2016

pc 12 giugno - CON RENZI, ALL'ILVA, PADRONI VECCHI, COMMISSARI E PADRONI NUOVI HANNO L'IMMUNITA', NON PAGANO NULLA E POSSONO CONTINUARE AD UCCIDERE

Imponiamo uno stato d'emergenza in questa città! Gli operai si devono autorganizzare e ribellare! Non possono e non devono partecipare al concorso delle  "soluzioni", MA OPPORSI ALLE SOLUZIONI IN ATTO CHE PORTANO ALLA SALVAGUARDIA DEI PADRONI E A NIENTE FUTURO PER OPERAI E MASSE POPOLARI

Nei prossimi giorni un VIDEO, di analisi della situazione e sul che fare  

1) Con il nuovo 10° decreto Ilva viene estesa l'immunità concessa ai commissari (per cui non sono punibili né sanzionabili per fatti collegati alle “condotte poste in essere” per attuare il piano ambientale – vale a dire per infortuni, incidenti...) ai nuovi affittuari o acquirenti;
il o i nuovi padroni sono poi autorizzati a continuare la produzione comunque, per cui la magistratura non potrà bloccarla anche a fronte di inquinamento, superamento dei livelli di emissioni nocive;

2) Viene cancellato il fatto che i nuovi padroni debbano restituire allo Stato i fondi erogati per consentire all'Ilva di sopravvivere fino a giugno, vale a dire i 300 milioni; questi soldi dovranno essere invece restituiti dall'amministrazione straordinaria “anteponendoli agli altri debiti della procedura” - quindi anche ai crediti degli operai? Inoltre si allungano fino al 2018 i tempi di restituzione dell'altro prestito di 400 milioni;
In realtà di fatto, lo Stato restituisce allo Stato, o, meglio, che questi soldi li pagano i cittadini.
Inoltre, viene chiaramente fuori che si tratta di “aiuti di Stato”, alla faccia delle assicurazioni (menzogne) fatte alla Comunità europea.

3) Per tutte le misure previste dall'Aia, comprese quelle determinanti per la riduzione dell'inquinamento (es. la copertura dei parchi minerali), nonostante con i precedenti interventi del governo erano già slittate, ora si dice sia che queste misure possono essere modificate dai nuovi padroni, sia che i tempi possono slittare ancora di 18 mesi – quindi, per i parchi andremmo dal 30 giugno 2017 al 2019.  

Nessun commento:

Posta un commento