Nell'opuscolo “Uccisioni delle donne, oggi” - in cui è l'oggi che viene sottolineato – e che pone i nodi di fondo per un'analisi della attuale strage quasi quotidiana delle donne, abbiamo scritto che:
“Il moderno fascismo è l’edificazione a sistema di tutto ciò che è reazionario, maschilista...
In questo senso le uccisioni non si potranno fermare, né ci sono interventi di legge, di controllo che possano frenarle. Il moderno fascismo le alimenta a livello di massa...
La stampa,la televisione indirizza e/o devia l’attenzione, impone idee, giudizi, che comunque rispondono all’utilizzo di tali uccisioni e violenze per rafforzare la politica, l’ideologia, i “valori” dominanti e nasconderne la cause sociali...
Queste uccisioni e violenze come reazione degli uomini alle donne che vogliono rompere i precedenti legami, la precedente vita sono delitti fascisti, perchè mossi da una concezione fascista, di odio, di reazione ad ogni spinta di ribellione. Come fascista è spesso il clima generato di complicità diffusa pre e post uccisioni, in cui gli uomini vengono considerati perbene, e chi sa non parla e copre non solo perchè ha una concezione individualista, ma perchè spesso ha la stessa concezione maschilista, fascista verso le donne...”.
“Il moderno fascismo è l’edificazione a sistema di tutto ciò che è reazionario, maschilista...
In questo senso le uccisioni non si potranno fermare, né ci sono interventi di legge, di controllo che possano frenarle. Il moderno fascismo le alimenta a livello di massa...
La stampa,la televisione indirizza e/o devia l’attenzione, impone idee, giudizi, che comunque rispondono all’utilizzo di tali uccisioni e violenze per rafforzare la politica, l’ideologia, i “valori” dominanti e nasconderne la cause sociali...
Queste uccisioni e violenze come reazione degli uomini alle donne che vogliono rompere i precedenti legami, la precedente vita sono delitti fascisti, perchè mossi da una concezione fascista, di odio, di reazione ad ogni spinta di ribellione. Come fascista è spesso il clima generato di complicità diffusa pre e post uccisioni, in cui gli uomini vengono considerati perbene, e chi sa non parla e copre non solo perchè ha una concezione individualista, ma perchè spesso ha la stessa concezione maschilista, fascista verso le donne...”.
Ora
occorre andare più dentro su ciò che vuol dire per le donne oggi
“moderno fascismo”, che sulle donne mostra non una ma le sue
tante facce; sulla questione delle leggi; ma soprattutto sul perchè
come abbiamo scritto recentemente, semplificando, a proposito
dell'ultima tragica catena di uccisioni delle donne: serve che la
lotta delle donne faccia paura!
Per
non parlare in termini generici, facciamo riferimento soprattutto
all'assassinio avvenuto a Taranto e in particolare a ciò che ne è
seguito. Ma in tanti altri femminicidi si ritrovano fatti
esemplificativi.
-
Il funerale del marito pluriomicida (di moglie e figlio di 3 anni),
Luigi Alfarano, viene fatto in una
delle più importanti, storiche e centrali chiese della città, quasi in pompa magna, quindi.
delle più importanti, storiche e centrali chiese della città, quasi in pompa magna, quindi.
-
La funzione religiosa è qualcosa di osceno e fascista. Il parroco,
Don Tonino Nisi, fa una omelia, neanche per “giustificare” le
atroci uccisioni, ma per riabilitare l'assassino come marito e padre
amorevole:
“E'
colpa del demonio se il marito ha ucciso moglie e figlio... “Luigi
amava la sua famiglia e lo vedo mentre con una mano tiene la sua
sposa e con l'altra il suo bambino”.
Don
Tonino ha sottolineato che avrebbe preferito una
messa unica per le tre vittime. (Federica
e il suo bambino, Andrea, sono di fatto “colpevoli” anche da
morti per aver fatto un funerale separato da quello del loro
assassino - ndr). «Non stiamo
celebrando un processo - ha aggiunto - ma il ricordo di tre persone.
Qualche ombra (l'uccisione
di una donna e un bambino, viene chiamata “ombra”! ndr)
abbiamo tutti noi da presentare alla Misericordia di
Dio». «Ogni defunto ci dà una lezione straordinaria
perché ci ricorda che noi siamo di passaggio su questa terra”. Il
frate ha ricordato l'attività svolta in vita da Luigi Alfarano
(nell'Associazione Nazionale Tumori - ANT), dicendosi certo
che fosse «una persona buona. Con il lavoro che faceva,
stando anche a contatto con i malati terminali, aveva certamente le
carte in regola per entrare in paradiso».
«Nessuno si può permettere di fare una graduatoria di
buoni e cattivi. Il Signore sa».
-
L'ANT – il cui presidente è, tra l'altro, la madre dell'assassino
– non spende parole per Federica e Andrea, mentre fa un manifesto
funebre in cui è scritto “I volontari del ANT di
Palagiano (TA) si uniscono al dolore che ha colpito la
famiglia ALFARANO”. Il
femminicidio scompare... non sono state due persone distrutte ma la
“famiglia” che era di “Alfarano”.
-
La madre dell'assassino a questo punto aggiunge anche la sua “chicca”
macabra, e annuncia che donerà
al ANT – di cui, ricordiamo è lei presidente... - la villa in cui
Luigi Alfarano ha portato e ucciso il bambino, dopo aver ammazzato
Federica, per curare i bambini malati di tumore, “certa
che Luigi sarà felice di vedere giocare i bambini amati dai propri
cari”.
-
Ci sono, infine,
gli applausi al feretro dell'assassino,
sollecitati dal prete, da parte dei partecipanti, molti portati dal
ANT.
Nessun organo di
informazione locale, e quasi tutti quelli nazionali, nessuna
istituzione locale, politica o religiosa (neanche il vescovo di
Taranto, Santoro, “interventista” su tutto quello che accade in
città), dice qualcosa (a parte qualche rara voce individuale) o
mette minimamente in dubbio che questo funerale sia legittimo, o
cerca di fermarlo (in passato bastava che una persona si suicidasse
per negarle il rito religioso...).
Per
fare un paragone, che non è tanto assurdo. A
Taranto è avvenuto una sorta di “funerale di Casamonica”,
in cui le varie figure della società piegano la testa a salutare un
pluriomicida, o gli sembra normale che questo avvenga. Nessun
esponente istituzionale dice che quel prete deve essere cacciato
perchè ha santificato un assassino.
Un
altro assassino pluriomicida non avrebbe avuto quel funerale o non
sarebbe entrato neanche in Chiesa, ma un assassino di donne, sì.
“L'ideologizzazione
della figura del padre, del marito”, “la famiglia” val bene una
messa... si potrebbe dire.
E qui non centrano,
o non centrano prima di tutto, i valori “patriarcali” in una
città del sud, ma siamo ai valori odierni “neri”, siamo al
moderno fascismo, che tutto ricicla e rinnova, al servizio del
sistema sociale attuale in crisi e putrescente, che non deve essere
incrinato nei suoi puntelli.
E le donne che
vogliono rompere i legami della “famiglia”, che non accettano la
subordinazione al capofamiglia, incrinano, eccome! Sono una
“variabile” da piangere, ma da tenere sotto controllo.
Sono anelli di
questo moderno fascismo anche, e a volte in particolare, alcune delle
cosiddette “associazioni umanitarie, di volontariato”. Qui,
gratta gratta, viene alla luce che sono pregne di concezioni
reazionarie; in cui l'umanitarismo è volto (a parte ad avere tanti
soldi legali e illegali) ad impedire che esplodano le contraddizioni
sociali.
Ma come in passato
anche ora il moderno fascismo non regge senza un humus di massa; deve
creare i “plaudenti” o gli indifferenti (come quelli che non si
sono fermati davanti a Sara che invocava aiuto), o i tanti che
considerano normale, fatti di “cronaca nera”, i femminicidi.
Questo Humus come
una coltre nera investe tanti o fa chiudere gli occhi a troppi.
E' inutile chiedere
“giustizia” se questo humus non solo ha “casa” normale,
strutturale negli uffici di polizia e carabinieri (dove si può dire
che il 90% delle denunce per stalking o per violenze sono un
preannnuncio di femminicidio – anche il marito assassino di
Federica era stato condannato per violenze sessuali, ma, guarda caso,
continuava ad avere una pistola e tutti davano credito al “buon
sammaritano”), ma ha “casa” anche nelle aule giudiziarie, in
parlamento, e chiaramente nel Governo.
Ecco,
di tutto questo, e altro ancora, è fatto il moderno fascismo!
Contro di esso, non
possono servire le parole, le denunce. Ci vogliono le azioni!
Noi diciamo, più
scientificamente, ci vuole la rivoluzione, in cui le donne siano una
forza poderosa e determinante.
Ci vuole ora una
lotta organizzata delle donne dura, che faccia paura. Perchè è
il fascismo, è l'odio che bisogna combattere, che non può essere
fermato e rovesciato dalle parole.
Sempre, quando c'è
stato un grande movimento di lotta delle donne, il maschilismo ha
arretrato (vedi negli anni '70). Ma oggi, a fronte di un sistema
capitalista che marcia verso il fascismo, che non può dare neanche
un simulacro di riforme, occorre un movimento che non solo ponga le
esigenze, bi/sogni delle donne, ma alluda e marci verso una rottura
rivoluzionaria.
Altrimenti, non ce
la si fa! E la strage di bassa intensità contro le donne sarà
sempre più grande e terribile.
Le leggi. Lo spirito
delle leggi (e proprio quella sui femminicidi e le violenze sessuali
è una clamorosa dimostrazione) è inevitabilmente in questo sistema
dettato da una logica e politica securitaria, che mentre non ferma
alcuna uccisione, colpisce proprio la libertà delle donne; e quindi
sono un problema non certo una soluzione.
Alcune leggi, pur
esistendo, non vengono in generale applicate, se non in rari casi,
perchè anche i giudizi sono parte di questo sistema o ne vengono
influenzati.
Ma anche volendo per
un momento imporre alcune leggi, anche esse o sono attuate come
effetto della paura della “rivoluzione” da parte delle
Istituzioni, o non servono.
Infine. Perchè le
donne facciano questa lotta da “paura”, devono “liberarsi
delle donne”.
Devono liberarsi e
lottare contro quelle donne che sono anch'esse anelli di questa
marcia verso il moderno fascismo. E non parliamo qui di quelle che
hanno in mano o sono parte del potere economico, politico,
istituzionale di questa società borghese – qui dovrebbe essere
scontato, e comunque noi non vogliamo spendere parole; ma parliamo
delle “femministe” piccolo borghesi, o anche medio borghesi, che
stanno tanto in facebook, che sono tanto “addolorate”, che sono
tanto “educate” verso le donne che godono di privilegi in questo
sistema, ecc., che vogliono al massimo una mobilitazione ogni tanto,
ma, per favore, pulita, pacifica, democratica...
Queste femministe
piccolo borghesi sono fastidiose, non fanno niente, ma quando c'è da
lottare realmente “rompono”!
Noi
vogliamo, invece, la lotta “brutta, sporca, cattiva”! Vogliamo
la lotta delle proletarie, che sono la maggioranza e non hanno da
perdere che le loro doppie catene, vogliamo la lotta delle ragazze
terribili e ribelli, di chi non ha paura e non vede l'ora di fare
paura agli uomini, ai governo, allo Stato, ai preti che “odiano le
donne”.
MC
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