Stralci di due articoli tratti da http://www.maredolce.com/2016/06/07/disastro-cinque-stelle-in-sicilia-le-cifre/
Flop Cinque Stelle in Sicilia
6 giugno 2016
Dai risultati elettorali si profila un inaspettato flop del
Movimento Cinque Stelle in Sicilia. Il partito di Grillo sembrava aver
monopolizzato la scena politica in Sicilia e ci si aspettava un grande
risultato in questa tornata elettorale amministrativa.
Invece, via via che arrivano i risultati del primo turno, il
flop appare evidente: il Movimento di Grillo conquista al primo turno solo il
piccolo Comune di Grammichele (meno di 15000 abitanti, con il 38% dei voti e
solo il 24% come voti di lista) e ottiene appena tre ballottaggi per il secondo
turno: Alcamo, Favara e Porto Empedocle. Dunque, su ventinove Comuni al voto, i
penta-stellati ne conquistano uno solo, forse altri due, al massimo quattro...
I ventinove Comuni siciliani chiamati alle urne
rappresentano una popolazione pari a quasi il 10% dei residenti nell’Isola.
Precisamente i Comuni di: Alcamo, Antillo, Barrafranca, Calascibetta,
Caltagirone, Canicattì, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Favara, Ferla, Ficarra, Galati Mamertino, Giarre, Grammichele, Lentini, Montevago, Noto, Patti, Porto Empedocle, Ramacca, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Sortino, Terrasini, Torregrotta, Vallelunga Pratameno, Vittoria... Si tratta dunque di un test relativamente ampio, che manda segnali molto contrastanti rispetto alle aspettative della vigilia. Il dibattito dei recenti mesi era infatti dominato dall’effetto “boom” del M5S in Sicilia, che si proponeva come alternativa alla guida politica dell’Isola per una vittoria giudicata probabile alle prossime elezioni, che siano esse anticipate o meno.
Caltagirone, Canicattì, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Favara, Ferla, Ficarra, Galati Mamertino, Giarre, Grammichele, Lentini, Montevago, Noto, Patti, Porto Empedocle, Ramacca, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Sortino, Terrasini, Torregrotta, Vallelunga Pratameno, Vittoria... Si tratta dunque di un test relativamente ampio, che manda segnali molto contrastanti rispetto alle aspettative della vigilia. Il dibattito dei recenti mesi era infatti dominato dall’effetto “boom” del M5S in Sicilia, che si proponeva come alternativa alla guida politica dell’Isola per una vittoria giudicata probabile alle prossime elezioni, che siano esse anticipate o meno.
Con questi risultati, invece, un’ipotesi di Sicilia con
governatore a Cinque Stelle è al momento improbabile o quantomeno lontana.
Questo dovrebbe richiamare gli attivisti del M5S a una severa riflessione.
Non meno severa dovrebbe essere la riflessione all’interno
del Pd siciliano, oltre che nazionale. Se i risultati del principale avversario
politico sono magri, quelli del centro sinistra a guida Pd non sono certo
esaltanti. Il Pd crolla in determinate situazioni dove restano le macerie della
politica, quali appunto Alcamo. L’arretramento in Sicilia è forte e generale
come nel resto d’Italia...
Disastro Cinque
Stelle in Sicilia: le cifre
Da
ogni parte politica si sentono dichiarazioni opinabili sulle elezioni comunali
del 2016, ma il disastro Cinque Stelle in Sicilia è impressionante e
certificato dai numeri. Basta vedere i risultati: percentuali quasi sempre al
di sotto del 14%, a volte meno del 3%, quando in precedenti elezioni, in
Sicilia, il movimento di Grillo aveva viaggiato un po’ ovunque tra il 20-25 e
il 30-35%...
Se non è possibile confrontare i risultati con le precedenti elezioni comunali negli stessi comuni, svoltesi prima del “boom” Cinque Stelle e spesso anche prima dell’esistenza delle liste del movimento, è possibile confrontare i dati comune per comune con le ultime elezioni avvenute, cioè quelle europee. Che, oltretutto, furono valutate come un “flop” o quantomeno con delusione dagli stessi capi e militanti del movimento...
Se non è possibile confrontare i risultati con le precedenti elezioni comunali negli stessi comuni, svoltesi prima del “boom” Cinque Stelle e spesso anche prima dell’esistenza delle liste del movimento, è possibile confrontare i dati comune per comune con le ultime elezioni avvenute, cioè quelle europee. Che, oltretutto, furono valutate come un “flop” o quantomeno con delusione dagli stessi capi e militanti del movimento...
Nella
tabella pubblicata il salasso in voti e percentuali è
chiaramente visibile. Persino ad Alcamo, di fatto un’eccezione isolata dove i
penta-stellati hanno fatto nuovamente un “boom” in voti, in percentuale
arretrano rispetto al 2014. Negli altri comuni è una catastrofe...
In
media, il M5S perde qualcosa come il 14,9% nei dodici comuni sopra il 15 mila
abitanti, persino aggiungendo Grammichele (che ha meno di 15 mila abitanti)
dove è stato eletto un sindaco penta-stellato. Se si considerasse il confronto
anche per i sedici comuni sotto i 15 mila abitanti, il salasso, in media,
sarebbe anche più grave: perché in molti piccoli comuni il movimento non ha
potuto (o voluto) presentare liste per le amministrative, ma il simbolo era
presente e votato alle europee. Nella
Sicilia sud-orientale, il disastro è maggiore. A Lentini, Noto e Vittoria si
situa tra il -22% e il -24,6%. Il Movimento di Grillo sprofonda
soprattutto in quelle che erano considerate roccaforti fino a qualche tempo fa
nei vari angoli dell’isola: a Lentini (SR) perde qualcosa come il 24,6%, a
Vittoria (RG) perde oltre il 22% e a Terrasini (PA) oltre il 21%. Non
va meglio nella zona di Catania, dove il M5S segna un -16,3% a Caltagirone e un
-19,3% a Giarre: in due grossi comuni dalla tradizionale importanza politica
per la Sicilia. Sempre in provincia di Catania il M5S riesce ad avere un
salasso spaventoso persino dove elegge un sindaco: a Grammichele il voto di lista
registra un decremento del 9,2% rispetto alle europee. Nel
complesso, i candidati di lista vanno meglio rispetto al simbolo con le stelle,
a volte con percentuali più che doppie rispetto ai voti di lista, come a Favara
e Porto Empedocle...Ben
oltre mille voti sono perduti per il movimento di Grillo in ognuno dei centri
medi di importanza regionale: a Caltagirone, Giarre, Lentini, Noto, Vittoria.
In particolare, a Noto il Movimento Cinque stelle frana spaventosamente dal 26%
al 3,78%. Mentre a Lentini, da “roccaforte grillina” con un ragguardevole 35%
dei voti ottenuti solo due anni fa, il voto penta-stellato si riduce a un
modesto 10,4%. Cioè perde oltre la metà dei voti, pur in una tornata elettorale
dove i votanti sono stati molto di più. A Patti il movimento di Grillo è quasi
sparito: con soli 235 voti di lista si ferma al 2.75%...
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