"Gli indagati sono tutti residenti nelle province
di Verona e Milano - dice il direttore della Polizia stradale di
Verona Girolamo Lacquaniti - e ciò dimostra, se ce ne fosse
ancora bisogno, che l'illecito guadagno dato dalla gestione
illecita dei rifiuti non fa gola solo alla criminalità organizzata
del sud ma anche ad imprenditori che agiscono senza alcuna
remora per i gravissimi danni ambientali ed i conseguenti rischi per
la salute della popolazione".
Di seguito la notizia
Rifiuti,
scoperte discariche abusive in Veneto: indagati 19 imprenditori
Prodotti pericolosi e salme
provenienti dai cimiteri. Alcuni indagati risiedono nelle province di Milano
Milano, 24 novembre 2015 - Operazione della Polizia
stradale di Verona: scoperte discariche totalmente abusive, prodotti
pericolosi, tra cui salme provenienti dai cimiteri, interrati senza alcun
rispetto della normativa vigente, camion carichi di rifiuti
intestati ad una ditta calabrese smaltiti in maniera illecita in Veneto. Indagate 19 persone, tutti imprenditori residenti nelle province di Milano e Verona, al sequestro di diverse aziende e di circa 35mila tonnellate di rifiuti. L'indagine è partita un paio di mesi fa quando gli uomini della Stradale hanno iniziato una serie di controlli sui mezzi pesanti adibiti al trasporto di rifiuti speciali, analizzando i flussi e la documentazione riguardante la movimentazione dei rifiuti in provincia di Verona. Le verifiche hanno consentito di scoprire un giro d'affari che andava ben oltre la provincia, coinvolgendo diversi imprenditori. La Stradale ha inoltre individuato decine di aree utilizzate come discariche abusive, dove veniva sversato ogni tipo di rifiuto, comprese centinaia di metri cubi di materiali pericolosi contenenti amianto. Al termine di questa prima fase dell'indagine sono state denunciate 19 persone e sequestrare (parzialmente o totalmente) otto aziende, due capannoni adibiti a deposito illecito di rifiuti pericolosi, quattro depositi non autorizzati, 35mila tonnellate e cinque autocarri. Sono inoltre state disposte sanzioni amministrative per circa 300mila euro. A far scattare i sospetti sono stati i controlli su una ditta di autotrasporti con sede in provincia di Crotone ma operante in Veneto. La Polizia Stradale ha seguito uno dei camion carico di rifiuti e ha scoperto che i prodotti venivano sversati in maniera totalmente abusiva in provincia di Verona. Ma non solo: nell'ambito di ulteriori controlli, i poliziotti sono riusciti a individuare un'area di circa 4mila metri quadrati nel comune di Ronco all'Adige in cui anche i rifiuti provenienti dalle attività di esumazione delle salme nei cimiteri venivano gestiti in modo illecito. "Gli indagati sono tutti residenti nelle province di Verona e Milano - dice il direttore della Polizia stradale di Verona Girolamo Lacquaniti - e ciò dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che l'illecito guadagno dato dalla gestione illecita dei rifiuti non fa gola solo alla criminalità organizzata del sud ma anche ad imprenditori che agiscono senza alcuna remora per i gravissimi danni ambientali ed i conseguenti rischi per la salute della popolazione".
intestati ad una ditta calabrese smaltiti in maniera illecita in Veneto. Indagate 19 persone, tutti imprenditori residenti nelle province di Milano e Verona, al sequestro di diverse aziende e di circa 35mila tonnellate di rifiuti. L'indagine è partita un paio di mesi fa quando gli uomini della Stradale hanno iniziato una serie di controlli sui mezzi pesanti adibiti al trasporto di rifiuti speciali, analizzando i flussi e la documentazione riguardante la movimentazione dei rifiuti in provincia di Verona. Le verifiche hanno consentito di scoprire un giro d'affari che andava ben oltre la provincia, coinvolgendo diversi imprenditori. La Stradale ha inoltre individuato decine di aree utilizzate come discariche abusive, dove veniva sversato ogni tipo di rifiuto, comprese centinaia di metri cubi di materiali pericolosi contenenti amianto. Al termine di questa prima fase dell'indagine sono state denunciate 19 persone e sequestrare (parzialmente o totalmente) otto aziende, due capannoni adibiti a deposito illecito di rifiuti pericolosi, quattro depositi non autorizzati, 35mila tonnellate e cinque autocarri. Sono inoltre state disposte sanzioni amministrative per circa 300mila euro. A far scattare i sospetti sono stati i controlli su una ditta di autotrasporti con sede in provincia di Crotone ma operante in Veneto. La Polizia Stradale ha seguito uno dei camion carico di rifiuti e ha scoperto che i prodotti venivano sversati in maniera totalmente abusiva in provincia di Verona. Ma non solo: nell'ambito di ulteriori controlli, i poliziotti sono riusciti a individuare un'area di circa 4mila metri quadrati nel comune di Ronco all'Adige in cui anche i rifiuti provenienti dalle attività di esumazione delle salme nei cimiteri venivano gestiti in modo illecito. "Gli indagati sono tutti residenti nelle province di Verona e Milano - dice il direttore della Polizia stradale di Verona Girolamo Lacquaniti - e ciò dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che l'illecito guadagno dato dalla gestione illecita dei rifiuti non fa gola solo alla criminalità organizzata del sud ma anche ad imprenditori che agiscono senza alcuna remora per i gravissimi danni ambientali ed i conseguenti rischi per la salute della popolazione".
Le indagini, prosegue Lacquaniti, non sono ancora
concluse: "Andremo avanti con le verifiche e i controlli anche in
altre zone della provincia di Verona visto che gli elementi
finora raccolti ci fanno presumere una diffusione particolarmente
ampia di questo fenomeno criminale". Gli accertamenti sulla
pericolosità dei rifiuti sono stati svolti in collaborazione con personale
dell'Arpav di Verona, che sta verificando i danni da inquinamento
soprattutto relativamente all'illecito smaltimento di materiali
contaminati da amianto e sostanze pericolose.
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