Al cantiere di Chiomonte
Alle bombe carta e ai fuochi artificiali dei centri sociali e del comitato popolare di Bussoleno hanno risposto le forze dell'ordine con lacrimogeni e idranti
L’ultimo appuntamento di protesta No Tav - definito "apericena" dai manifestanti - in programma questa sera a Chiomonte, si è trasformato nell’ennesima passeggiata in direzione del cantiere. Una quarantina di persone, quasi tutte appartenenti ad Askatasuna e al comitato popolare di Bussoleno, sono partiti dal cancello della centrale e hanno raggiunto l’area del museo archeologico.
Da qui è partito il lancio di bombe carta e fuochi artificiali a cui le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni e idranti per allontanare i manifestanti che non sono mai arrivati alle reti del cantiere. Molti dei partecipanti all’assalto sono volti noti alle forze dell’ordine e potrebbero essere denunciati nelle prossime ore per aver lanciato oggetti esplosivi e per essere entrati nell’area rossa dove il passaggio è vietato da un’ordinanza della prefettura.
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