mercoledì 25 novembre 2015

pc 25 novembre - Questi sono i valori che difendono le istituzioni, il governo, e su cui si fonda lo stato borghese

Ogni anno la giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne viene usata dalle istituzioni e dai politici (comune, regione, governo) per legittimare lo stato di cose esistente, in quanto dalla Lega al PD la politica attacca ogni giorno la condizione delle donne in tutti i campi ideologico, culturale e politico.
In effetti l'azione dello Stato borghese si potrebbe riassumere nelle "gaffe" fatta da Renzi proprio l'anno scorso in occasione del 25 novembre: "OGGI 25 NOVEMBRE DICIAMO BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE, MA TRANQUILLI: DA DOMANI POTETE RICOMINCIARE"
Femminicidi, 30 donne uccise in un anno: il tragico primato della Lombardia
(dalla stampa) - "Nel 2014 è stato rilevato che 6.800.000 donne in Italia, tra i 16 e i 70 anni, cioé il 35%, sono state oggetto di violenza nella loro vita, il 50% di queste subite dal proprio partner o ex partner" ha dichiarato l'assessore, spiegando che "in Lombardia, come ha rilevato l'Osservatorio Regionale Antiviolenza (Ora), il dato non si discosta particolarmente: 3.565 sono quelle che si sono messe in contatto per la prima volta con un Centro antiviolenza nel 2014 e 2.477 nel 2015".
Gallera: Lombardia in prima linea in contrasto
violenza alle donne (?)
24 novembre 2015

A Milano e alla Lombardia il triste primato dei femminicidi, 14 nella provincia e 30 in tutta la regione nel 2014 (+58% rispetto ai 19 del 2013). Sono i drammatici dati del rapporto dell'Istituto Eures diffusi in occasione del 25 novembre, la Giornata contro la violenza sulle donne. E tante sono le inizitive organizzate per denunciare gli omicidi e i soprusi che hanno come vittime le donne. In Regione, un incontro per presentare la nuova campagna contro le violenze e il piano quadriennale di interventi, mentre per la città, spettacoli e dibattiti per tenere alta l'attenzione su una piaga che - secondo le cifre dell'Osservatorio regionale antiviolenza - riguarda un numero di vittime impressionante. 

I numeri del Comune. Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, anche il Comune di Milano ricorda le attività realizzate per il contrasto e la prevenzione dei reati e la tutela delle vittime. La Polizia locale, dal mese di gennaio 2014 a ottobre 2015, ha effettuato 21 arresti per violenza o stalking, 80 denunce, 20 misure cautelari di allontanamento degli autori dalle vittime. A seguito dell’intervento degli agenti 41 donne sono state collocate in centri protetti. A Milano, secondo i dati forniti dalla Questura, il fenomeno è in calo - dicono da Palazzo Marino - (-31% tra 2014 e 2013). L'assessorato alle Politiche sociali ha investito 625mila euro da ottobre 2015 a dicembre 2016. Le donne che si sono rivolte ai servizi della Rete antiviolenza del Comune sono 1.499, di queste 925 sono italiane e 574 straniere. La maggior parte, 757, sono donne tra i 30 e 49 anni; 268 hanno tra i 18 e i 29 anni; 228 tra i 50 e i 69 anni; 30 oltre i 70 anni e 42 sono le minorenni.

I dati confermano che la violenza viene perpetrata per la maggior parte dei casi (1.111) da compagni attuali (mariti, conviventi, fidanzati) o ‘ex’,  in 166 casi da altri familiari, in 134 casi da persone conosciute, in 53 casi da sconosciuti. Le donne vittime di violenza appartengono alle varie classi sociali, nazionalità e religione, in gran parte lavorano (761) e quindi sono economicamente autonome. Dai dati emerge che 1.095 hanno subito violenza psicologica, 966 violenza fisica, 286 violenza sessuale, 239 violenza economica, 183 sono vittime di stalking. Per le denunce o segnalazioni è possibile chiamare 24 ore su 24 il numero della centrale operativa della Polizia locale 020208. Lo sportello stalking del Comune è in via Tarvisio n.13: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 18 e il sabato dalle ore 9,30 alle ore 13 è attivo il numero verde 800667733. Per informazioni sulla rete dei servizi antiviolenza www.reteantiviolenzamilano.it.

Nel 2013
Maroni ha sottolineato come nella battaglia contro la violenza sulle donne, sia fondamentale la "collaborazione fra istituzioni". "Come Regione – ha osservato -
dobbiamo capire cosa possiamo fare, a partire dai centri anti violenza, che in Lombardia sono 16, ma dovrebbero essere dieci volte tanto. Non tutto però è di nostra competenza, quindi è davvero molto importante la collaborazione fra Istituzioni, a partire dalla questura e dalle forze dell’ordine".
STRUTTURE A DISPOSIZIONE – "Io metto a disposizione tutte le nostre strutture sul territorio, le Asl, le Sedi territoriali della Regione, il coordinamento della Protezione civile, perché questi fenomeni devono essere contrastati – ha proseguito Maroni – con la prevenzione e con un intervento immediato".

Nessun commento:

Posta un commento