giovedì 2 ottobre 2014

pc 2 ottobre - La 'guerra' contro il movimento NO MUOS dimostra l'importanza di questa battaglia che la repressione non può, nè deve fermare!

NO MUOS: i numeri della repressione

altQualche giorno fa il Movimento No Muos Sicilia ha pubblicato, sui propri account facebook, una fotografia tratta dalla relazione al prefetto di Caltanissetta, Valente, che mostra i numeri dell’impiego di forze dell’ordine messe a vigilanza del cantiere del Muos e di tutta la base per l’anno 2013.

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 La relazione del Prefetto Valente, in merito alla gestione dell’ordine pubblico a Niscemi, per quanto diffusa da un rappresentante della autorità, contiene assieme alle menzogne che costituiscono la "verità ufficiale" delle autorità in merito alla presunta non dannosità della base, numerosi spunti di riflessione per gli attivisti No Muos.
A noi pare comunque utile ridiffondere il disprezzo che hanno le nostre autorità e chi ci governa per le esigenze del nostro vivere civile. Ci fa veramente specie che in una regione che ha un tasso di disoccupazione enorme, dove sempre più persone vivono sotto il tasso di povertà, dove esiste un elevatissimo tasso di dispersione scolastica, dove c’è un’emergenza mafiosa e un diffuso fenomeno di corruzione tra le classi dirigenti, dove non esiste nessuna politica di accoglienza nei confronti di migliaia di disperati che approdano sulle nostre coste, si trovino i soldi per impiegare più di settemila funzionari pubblici per difendere un’opera che rappresenta una grande devastazione ambientale e una base che dal 1992 irradia Niscemi di elettromagnetismo nocivo. Senza pensare alle spese della base in sé e per sé, alle quali siamo tenuti a contribuire secondo trattati internazionali stipulati nella prima metà del 900....
Il secondo sottinteso è più piacevole da prendere in considerazione, perchè uno spiegamento talmente enorme di forze, tale da potere essere paragonato ad un’operazione di guerra in casa propria, dimostra che un’opera invasiva e dannosa, quando ha la popolazione locale contro, diventa un problema di ordine pubblico dalle proporzioni enormi e mostra sino a che punto i No Muos, con le loro spregiudicate e fantasiose azioni e boicottaggi di ogni tipo, siano stati in grado di mettere in crisi un apparato securitario ed un modello di controllo e militarizzazione del territorio. Fort’Alamo, l’abbiamo chiamata noi No Muos la dannata base, perchè sappiamo bene quanto sia indifendibile e come dentro a dispetto dell’enorme spiegamento di forze messo in campo dal nostro governo vi sia solo uno sparuto gruppo di mercenari americani. ...
La partita è ancora aperta e noi No Muos stiamo sul campo.
#Stay Rebel

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