(dal CAU di Napoli)
"È finalmente arrivato il grande giorno: l'inaugurazione del tanto atteso studentato di via Brin, così moderno, così confortevole e con una struttura così accattivante!
Oggi, 29 Settembre a tagliare il nastro di un "pacco preconfezionato" c'erano proprio tutti, dall'Assessore regionale all’Istruzione e al Diritto allo Studio (Caterina Miraglia) al Presidente Caldoro, dal Rettore dell’Università L’Orientale al Direttore dell' ADISU e tra tutti non poteva mancare il cardinale Crescenzio Sepe, che impartirà la sua benedizione : "HABEMUS DOMUM". AMEN!
A suggellare l'eterna alleanza tra istituzioni politiche regionali e organi accademici, oltre al Cardinale, una folta schiera di celere in prima fila, per impedire agli studenti - teoricamente i destinatari dell'opera! - di avvicinarsi e dire la propria.
Noi però alle grazie scese dal cielo proprio non ci crediamo e questa mattina abbiamo deciso di partecipare portando il nostro “benvenuto" al neo arrivato studentato.
Già lo scorso 25 settembre abbiamo interrotto il Consiglio d’Amministrazione dell’ADISU continuando a mantenere alta l’attenzione sulla questione, denunciando l’enorme truffa che si nasconde dietro l’imponente immobile.
Già lo scorso 25 settembre abbiamo interrotto il Consiglio d’Amministrazione dell’ADISU continuando a mantenere alta l’attenzione sulla questione, denunciando l’enorme truffa che si nasconde dietro l’imponente immobile.
Messi davanti alle evidenti contraddizioni presenti nel bando , come quella che ti costringe a pagare 330€ per una stanza pur di non vedere declassato il tuo status da “fuorisede” a “pendolare”, i membri del consiglio non hanno fatto altro che arrampicarsi sugli specchi, cercando di nascondersi dietro tecnicismi, direttive regionali, bilanci economici e tanto altro e cercando di insabbiare ancor di più lo scandalo con il classico giuoco dello "specchietto per le allodole", promettendo cioè uno “sconto” di 70€, valido unicamente per il primo anno, a chi fosse risultato idoneo non beneficiario della Borsa di Studio.
Questa finta “carità" non può che renderci ancora più determinati nel portare avanti le nostre rivendicazioni , e con voce sempre più crescente pretendere l’assoluta gratuità di quello che dovrebbe essere un diritto per tutti gli studenti di questa città, dove gli affitti privati, nella stragrande maggioranza dei casi in nero, diventano di anno in anno sempre più onerosi.
Siamo noi studenti a doverci mobilitare e questa mattina eravamo a via Brin perchè siamo stanchi di fare da spettatori quando il diritto ad avere mense, borse ed alloggi viene smantellato. A chi si vanta di soli 144 posti - per di più assegnati a prezzi esorbitanti - a fronte delle centinaia a cui ne avrebbero diritto gli studenti di questa città, abbiamo risposto che non ci accontentiamo degli spiccioli concessi e che non rinunceremo a farci sentire fino a quando il diritto allo studio non sarà garantito a tutti, fino a quando “Habemus domum!” non sarà più uno slogan vuoto, fino a quando l’istruzione universitaria sarà accessibile e garantita a tutti.
I DIRITTI NON SI ACQUISTANO, SI CONQUISTANO!
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