dal "Fatto Quotidiano":
Lampedusa, commemorazione per il naufragio: contestato Schulz. “Pagliacciata”
I rappresentati del centro sociale dell'isola interrompe il discorso del presidente dell'Europarlamento: "Vi dovete vergognare, i colpevoli siete voi"
Ma è anche e soprattutto il giorno del ricordo. Sui cubi frangiflutti del molo di Lampedusa, lo stesso dove l’anno scorso furono adagiati i cadaveri di 366 migranti, i sopravvissuti hanno realizzato alcune scritte: “God is love”, “Henrick rip”, “you are always in my heart”. L’iniziativa, la prima di una serie organizzata per la giornata dal Comitato 3 ottobre, è stata condivisa con i ragazzi del liceo di Lampedusa, che hanno aiutato i migranti a dipingere i cubi sul molo. Lacrime e abbracci tra i sopravvissuti, molti dei quali, alla vista di quel molo, sono scoppiati in un pianto dirotto. Ermete Realacci (Pd) ripropone il testo di legge depositato alla Camera insieme ai deputati Paolo Beni e Khalid Chaoukiper istituire “in questa ricorrenza una Giornata della memoria e dell’accoglienza per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, guerre, fame e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita”.
Proteste all’aeroporto: “Commemorate i morti e ingabbiate i vivi”
Un gruppo di giovani lampedusani aveva invece manifestato davanti all’ingresso dell’aeroporto di Lampedusa. I manifestanti hanno cartelli contro il governo e le scelte fatte sull’isola. “Commemorate i morti e ingabbiate i vivi” è scritto su un cartello; “Ogni giorno è il 3 ottobre”; “No a Lampedusa caserma a cielo aperto”; “No Nato, più scuole, no Ue, meno caserme”. In particolare i manifestanti contestano la decisione di riaprire il centro di accoglienza e l’installazione di nuovi radar a Lampedusa. Le proteste sono anche contro il magnate Soros, che – affermano – avrebbe finanziato parte del Festival Sabir, organizzato dall’Arci proprio in questi giorni sull’isola. Anche al Porto Vecchio i lampedusani hanno inscenato una protesta, mettendo cartelli contro il governo e il sindaco, proprio di fronte all’ingresso del molo Favarolo, quello dove arrivano i migranti. “L’economia è in ginocchio – dicono – e i diritti dei lampedusani sono sempre negati”.
Un gruppo di giovani lampedusani aveva invece manifestato davanti all’ingresso dell’aeroporto di Lampedusa. I manifestanti hanno cartelli contro il governo e le scelte fatte sull’isola. “Commemorate i morti e ingabbiate i vivi” è scritto su un cartello; “Ogni giorno è il 3 ottobre”; “No a Lampedusa caserma a cielo aperto”; “No Nato, più scuole, no Ue, meno caserme”. In particolare i manifestanti contestano la decisione di riaprire il centro di accoglienza e l’installazione di nuovi radar a Lampedusa. Le proteste sono anche contro il magnate Soros, che – affermano – avrebbe finanziato parte del Festival Sabir, organizzato dall’Arci proprio in questi giorni sull’isola. Anche al Porto Vecchio i lampedusani hanno inscenato una protesta, mettendo cartelli contro il governo e il sindaco, proprio di fronte all’ingresso del molo Favarolo, quello dove arrivano i migranti. “L’economia è in ginocchio – dicono – e i diritti dei lampedusani sono sempre negati”.
Salvini: “Mare Nostrum è un fallimento totale, un’idiozia”
Da lontano le critiche arrivano dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini: “Mare Nostrum aveva due obiettivi: meno sbarchi e meno morti. I morti sono stati più di tremila, gli sbarchi quasi 150mila. Un fallimento evidente, totale, un’idiozia da fermare. E invece il governo ancora ieri con il decreto stadi ha regalato altri 130 milioni di euro per l’accoglienza degli immigrati togliendoli al fondo per le espulsioni. E oggi a Lampedusa sfilano ipocriti e buonisti. A spese altrui”.
Da lontano le critiche arrivano dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini: “Mare Nostrum aveva due obiettivi: meno sbarchi e meno morti. I morti sono stati più di tremila, gli sbarchi quasi 150mila. Un fallimento evidente, totale, un’idiozia da fermare. E invece il governo ancora ieri con il decreto stadi ha regalato altri 130 milioni di euro per l’accoglienza degli immigrati togliendoli al fondo per le espulsioni. E oggi a Lampedusa sfilano ipocriti e buonisti. A spese altrui”.
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