Vietnam libero, gridavamo per le strade: allora, una forza più istintiva che ideologica, ci univa sotto il tetto di ciò che rimaneva del PCI di Antonio Gramsci che già da tempo aveva abbandonato la lotta di classe e dopo un primo incerto Togliatti, lasciava il campo al revisionismo (via italiana al socialismo) che neanche un acclamato Berlinguer aveva la capacità di sconfiggere, anzi la sosteneva!
Ne è passata acqua sotto i ponti e da quel tempo e di quel tempo, neanche l'istinto di sinistra è rimasto . . . il compromesso storico e/o l'alternativa democratica hanno lasciato solo dei cadaveri!
Le guerre hanno continuato a invadere il pianeta . . . parliamo chiaramente delle guerre volute (dovute per la sua esistenza) dalla borghesia, al cui evidente collasso non voleva e non vuole arrendersi . . . guerre e crisi che si moltiplicano a livello esponenziale ma che non vedono le piazze di 40 anni fa . . . almeno non le vedevano fino a oggi!
Gli eredi del PCI (non parliamo certo del PD), sembrano essere, al meglio, delle mummie imbalsamate, quando non diventano anch'essi parte del sistema e di questo e con questo condividono strategie e poltrone.
Un nuovo modo di intendere il disagio, viene fuori dai movimenti che rappresentano sicuramente le masse e come l'ottobre dello scorso anno e l'aprile di questo (per non parlare del mai dimenticato G8 di Genova) ribadiscono, forse ancor di più lo testimonia l'aumento della repressione da parte del potere!
Noi proletari comunisti, pur distinguendoci dai movimenti spontanei e non sposando in toto le loro tesi, individuiamo in tutto ciò, la possibilità di una ripresa seria della lotta di classe e poichè il nostro posto è unicamente e perennemente in mezzo alle masse, siamo attivamente presenti, anzi ci riteniamo parte fondamentale di questa lotta.
Lotta dura e senza paura - lotta di classe potere alle masse!
Nessun commento:
Posta un commento